Niente gita per Daniele, la sedie a rotelle non entra nel pullman
Non si rassegna la mamma di Daniele, studente diciottenne disabile iscritto all’istituto tecnico commerciale “Romanazzi” di Bari, a cui è stata negata la possibilità di partecipare ad una gita scolastica a Praga perché nessun pullman sarebbe in grado di farlo viaggiare sulla sedia a rotelle. La signora, Annarita Sansone, è convinta che è stato fatto tanto ma non probabilmente non l’impossibile: “io so che la scuola ha fatto il possibile – ha dichiarato – ma davvero non è accettabile che un ragazzo come Daniele non possa partecipare ad una gita scolastica perché su una sedia a rotelle“. Anche la scuola pugliese frequentata dall’allievo si dichiara delusa per come sta evolvendo la situazione: il dirigente scolastico, Cecilia Pirolo, nel definire la situazione “inaccettabile” ha spiegato di aver tentato tutte le strade percorribili. Dall’istituto tecnico sarebbe partita una lettera a tutte le agenzie di viaggi che si occupano di trasporto per le visite di istruzione con l’intento di individuare quella che poteva fornire un mezzo adatto alle esigenze di Daniele. “Ma da tutte le aziende pugliesi – ha concluso malinconicamente la ds – è arrivata una risposta negativa”.
Stentiamo a credere, aggiungiamo noi, che un disabile con problemi di deambulazione non possa viaggiare in pullman: in decine di migliaia ogni anno raggiungono località religiose, come Lourdes o San Giovanni Rotondo, o più amene, come il parco giochi Eurodisney, l’acquario di Genova o la Mole di Torino, anche attraverso dei pullman dotati di speciali postazioni per passeggeri diversamente abili. Ora però per una gita di un istituto superiore pugliese quei pullman improvvisamente vengono negati. Il motivo? Non spetta a noi scoprirlo. L’unica cosa che possiamo dire, con convinzione, è che Daniele ha il diritto di andare in gita con i compagni di classe.