Un problema di burocrazia o un’eccessiva inerzia da parte del dipendente comunale? Non si può dire con certezza, ma alla fine a farne le spese è l’alunno disabile che non è andato in gita con gli altri compagni.
LA MAIL NON LETTA
Non si tratta certo di una novità, purtroppo, ma stavolta a lasciare a casa un bimbo disabile sarebbe stata….una mail inviata da un dipendente comunale di Santa Teresa di Riva non letta dalla cooperativa sociale che si occupa del trasporto dei disabili.
La vicenda, si legge su Repubblica.it, non è andata giù al sindaco del comune di Santa Teresa di Riva, comune della costa ionica messinese, Danilo Lo Giudice, che non le manda a dire al dipendente comunale: “Bastava una telefonata. La gogna non mi piace, però le responsabilità sono precise e andrò fino in fondo”, continua Lo Giudice, riferendosi al fatto che non renderà pubblico il nome del dipendente.
LA VICENDA
La storia è iniziata lo scorso 10 ottobre, quando la Direzione didattica di Santa Teresa di Riva, scuola per l’infanzia e primaria, chiede al Comune un servizio di trasporto per un bambino affetto da disabilità motoria per il giorno 13 ottobre, quando la classe si sarebbe recata a Sant’Alessio Siculo.
“Una volta arrivata la richiesta, il dipendente comunale, responsabile di una parte dei servizi sociali – racconta Lo Giudice – ha semplicemente inviato una mail alla cooperativa che per conto del Comune si occupa dei trasporti scolastici. La mail non è stata letta e la cooperativa non ha risposto”, con la conseguenza che il bambino non ha potuto partecipare alla gita.
“Il dipendente mi ha risposto che lui per legge ha fatto tutto quello che doveva fare. E io adesso ho chiesto che metta per iscritto una relazione dettagliata su tutta la vicenda. Una storia che per me ha dell’incredibile”, conclude Lo Giudice.