In queste ultime settimane di scuola, molte classi stanno organizzando dei viaggi d’istruzioni, dalla scuola primaria a quella secondaria, che sia di un solo giorno o di più. A Rovigo, però, una decisione nei confronti di alcuni alunni ha fatto storcere il naso.
In un istituto comprensivo rodigino, un bambino frequentante la quinta elementare è stato escluso da una gita scolastica in un laboratorio di Padova. Il motivo sarebbe quello di aver preso troppe note durante l’anno scolastico. Insieme a lui, anche altri quattro compagni sono stati esclusi per motivi disciplinari.
Secondo quanto dichiarato da uno dei genitori al Corriere del Veneto, la decisione sembra eccessiva. “Ho pagato già la gita per mio figlio, ma la scuola mi ha detto che non mi restituisce i soldi. Mi pare una decisione troppo severa, in fondo parliamo di un bambino all’ultimo anno delle Elementari. Non credo che vi siano motivi così gravi per lasciarlo a casa dalla gita. Vorrei tanto sapere perché non mi viene restituita la quota pagata per la gita, almeno mi si spieghi il motivo”.
Ma anche il dirigente scolastico è intervenuto per spiegare la sua versione dei fatti: “Nella classe in questione ci sono 5 bambini che, già negli anni precedenti, hanno creato difficoltà alle maestre e ai loro compagni col loro comportamento. A inizio di questo anno scolastico, assieme ai genitori, abbiamo concordato di stabilire un numero massimo di note sul registro, quattro, superate le quali scattava l’esclusione dalla gita scolastica”.
E continua: “Dispiace che ci sia un genitore scontento, le altre quattro famiglie hanno accettato serenamente l’esclusione. Inserendo il tetto massimo delle quattro note si era pensato di favorire un progressivo miglioramento comportamentale dei cinque alunni, che così avrebbero vissuto la gita anche come una specie di premio. Anche se i risultati non sono arrivati, pensiamo comunque di aver fatto la scelta giusta per responsabilizzare gli alunni“.
E per quanto riguarda la questione rimborso, il dirigente scolastico assicura che “la quota per il laboratorio didattico, circa la metà del totale, sarà restituita alle famiglie dei cinque alunni. Il resto, ovvero il viaggio in pullman, non è rimborsabile per motivi contabili”.
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