Non sono mancate anche quest’anno le polemiche sfondo religioso sotto il periodo natalizio. L’ultima proviene da Agrigento, dove la preside dell’istituto comprensivo di Agrigento-Centro Anna Gangarossa ha annullato la messa di Natale prevista inizialmente nell’istituto. La Dirigente, scrive La Repubblica, ha pensato a questo punto una serie di manifestazioni alternative al precetto natalizio al fine di rispettare “la laicità e le minoranze” dopo la richiesta di un gruppo di famiglie.
Non ci stanno però gli altri genitori, che non hanno ritenuto giusta questa scelta e la polemica, nata dai gruppi Whatsapp che racchiudono i familiari delle migliaia di alunni presenti nell’istituto comprensivo, arriva oggi ai partiti politici cittadini.
La decisione – stando a quanto dicono le madri e i padri della maggioranza dei bambini – sarebbe nata in seguito alla visita di un gruppo di genitori dalla preside, i quali avrebbero chiesto di annullare la messa perché non rispettosa di alcune minoranze, atee e di altre religioni. Contro di loro altre mille famiglie che avrebbero invece voluto la partecipazione dei figli al precetto natalizio, schierandosi quindi contro la decisone della preside e dello sparuto gruppo di genitori che alla fine ha avuto la meglio. La messa infatti è stata annullata e a fatti compiuti si è scatenata la polemica, trasferitasi immediatamente sul piano politico.
“Mi giunge notizia che la scuola Lauricella abbia annullato il precetto natalizio perché ritenuto offensivo della sensibilità dei ragazzini che professano religioni diverse da quella cattolica – scrive Nuccia Palermo, della Lega – A mio giudizio, una scuola che si piega, che cancella con un colpo di spugna le tradizioni del nostro popolo e della nostra terra è una scuola che dà un cattivo insegnamento. La Dirigente Gangarossa, che è persona ragionevole, torni sui suoi passi e permetta ai ragazzi che vogliono farlo di partecipare alla Santa Messa di Natale così come sempre è avvenuto senza che nessuno si sia mai sentito offeso”.
Il passo indietro della preside, chiesto dalla consigliera leghista, non è arrivato per via dei tempi stretti: “È inaccettabile subire la censura di una minoranza di integralisti presunti laicisti – continua Nuccia Palermo – che agitando lo spettro di una asserita discriminazione non fanno altro che cancellare le nostre preziose tradizioni e svuotare di ogni valore le nostre stesse esistenze. Il Natale è tradizione, valore e ricchezza per chiunque vi creda. Tutti gli altri sono liberi di farsi un giro dove gli pare”.
Intanto i bambini, per decisione della preside Gangarossa, andranno a visitare una mostra di strumenti musicali.
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