A distanza di pochi giorni dall’avvio del dibattito parlamentare sul ddl “Buona Scuola” le incertezze e i dubbi sono ancora tanti; ma alcune certezze ci sono e, purtroppo, non sono affatto positive.
Come, per esempio, quelle relative all’organico funzionale che ormai sembra destinato a slittare al 2016/2017.
Le assunzioni che decorreranno dal settembre 2015, infatti, non saranno certamene 150mila ma molte di meno, forse saranno pari alla copertura del turn-over o poco di più.
Nella migliore delle ipotesi in sede di approvazione del ddl il Parlamento potrebbe riuscire a trovare una soluzione per gli idonei dell’ultima tornata concorsuale (8-10mila in tutto), ma è molto improbabile che si riesca a risolvere altre questioni, come quella della sostituzione dei cosiddetti “vicepresidi” per i quali la legge di stabilità ha cancellato una volta per tutte l’istituto dell’esonero e del semiesonero dall’insegnamento.
Il problema non è da poco perchè, soprattutto nelle scuole affidate a reggenza, sarà del tutto improponibile avere un vicepreside che dovrà anche stare in classe a fare lezione.
Eppure, se non ci saranno novità sostanziali, il rischio è davvero questo.
Forse quando questa norma era stata inserita nella legge di stabilità non si era prestata sufficiente attenzione alla concreta praticabilità delle nuove disposizioni che, in ogni caso, limiteranno non poco gli spazi di azione delle scuole: se anche il vicepreside potrà essere sostituito da un docente dell’organico funzionale, resterà il fatto che per poter procedere alla sostituzione sarà necessario che il docente dell’OF insegni la stessa materia del vicepreside. E, soprattutto nella secondaria di secondo grado, questa eventualità non è affatto scontata.
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