Attualità

Niente palestra, c’è il Ramadan

È accaduto in una scuola del trevigiano, e con ogni probabilità sarà accaduto anche in altre scuole, dove però la notizia magari è rimasta interna.

Ginnastica e Ramadan

Scrivono le agenzie che un gruppo di ragazzi musulmani non ha voluto svolgere le lezioni di Educazione fisica perché era iniziato il periodo del Ramadan.

Come è noto è questo il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina.

Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso.

Minori esentati dal digiuno

Dal digiuno però sono esentati i minorenni, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza. Le donne durante il ciclo mestruale e chi è in viaggio sono solo temporaneamente esentati.

Dunque, secondo le prescrizioni, i minorenni sarebbero esclusi dal Ramadan, eppure, stando a ciò che viene riportato, un gruppetto di ragazzini di fede Islamica della secondaria di prima grado del trevigiano, non ha voluto fare l’ora di Educazione fisica perché indeboliti dal digiuno.

«Ci scusi, ma noi non possiamo fareginnastica»

«Come mai non potete fare ginnastica?», ha chiesto allora la prof di rimando. E gli alunni di fede musulmana hanno risposto senza tentennamenti: «Perché abbiamo iniziato a fare il Ramadan. Di giorno noi non possiamo né mangiare né bere. Se corriamo e saltiamo per un’ora, soprattutto di mattina, poi non riusciamo a stare senza bere».

Questo quanto viene scritto dai giornali.

Nessuno però si è posto il problema che dietro la scusa del Ramadan ci possa essere invece un colpo di ordinaria neghittoseria per evitare un’ora di lezione. Chissà?

Pasquale Almirante

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