La questione dell’abbigliamento a scuola diventa sempre più di attualità, dato l’aumento del numero delle circolari che “bacchettano” gli studenti.
Dopo le circolari di cui abbiamo parlato in un altro articolo, stavolta riportiamo la vicenda dell’Istituto superiore Quintiliano di Siracusa, dove il Consiglio di Istituto sta facendo girare una circolare da far firmare ai genitori degli studenti, in cui si chiede il corretto abbigliamento per svolgere l’ora di educazione fisica: niente piercing né unghie ricostruite, bracciali né spille, oggetti acuminati o taglienti, abbigliamento idoneo e scarpe allacciate. Pena l’esclusione dalla lezione, riporta la circolare, come si legge su Siracusanews.it.
Certamente il dress code fa sempre discutere, perché da un lato cerca di educare gli studenti alla “forma”, alla compostezza, ma da un lato, si sa che gli adolescenti avrebbero bisogno di esprimersi liberamente anche nel modo di vestire. Anche se, è palese, che alcuni di loro tendono ad esagerare, e soprattutto come in questo caso, per le ore di Educazione fisica, un abbigliamento più “sportivo” e acqua e sapone non guasterebbe.
Senza dubbio il dibattito potrebbe essere infinito, ma alla fine di tutto, potrebbe sembrare ragionevole evitare da parte della scuola, imporre stili e comportamenti, ma dall’altro, far comprendere con il dialogo, che l’originalità dell’abbigliamento non deve certo superare certi limiti.
Ma la domanda che si pongono i docenti, in questi casi è: Ma i genitori? Cosa ne pensano?