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Niente più siti internet “estemporanei”

La direttiva sottolinea innanzitutto come le attività di progettazione e sviluppo di un sito non possano essere considerate in modo estemporaneo ma debbano  essere coerentemente inserite nel contesto organizzativo dell’Amministrazione.
I siti web possono essere quindi utilizzati per "pubblicare tutta l’informazione di rilevanza pubblica relativa alle attività generate dall’Amministrazione, provvedendo alla validazione e al regolare aggiornamento delle informazioni".
"Le informazioni obsolete
– precisa la direttiva – sono inutili e danneggiano la reputazione del sito web, oltre che dell’Amministrazione che lo gestisce".
Un’avvertenza particolarmente importante riguarda l’uso interattivo del web che impone di "verificare attentamente le possibilità reali di corrispondere alla domanda di contatto che si crea" (se la direttiva verrà davvero applicata non dovrebbe più accadere di non ottenere nessun cenno di risposta quando si scrive all’indirizzo di posta elettronica di una scuola o di un altro ufficio della Amministrazione scolastica).
Altre indicazioni della direttiva riguardano la reale usabilità di un sito: "l’usabilità del web implica che le informazioni debbano essere organizzate e strutturate in maniera da garantire la massima fruibilità".
Ma, soprattutto, i siti devono essere accessibili, devono cioè "essere progettati in modo da garantire la loro consultazione anche da parte di individui affetti da disabilità fisiche o sensoriali, o condizionati dall’uso di strumenti con prestazioni limitate o da condizioni ambientali sfavorevoli".
Un apposito allegato elenca accuratamente i principali criteri di accessibilità: immagini e animazioni devono essere limitate ai casi di vera utilità; devono essere evitate scritte lampeggianti o in movimento in quanto possono provocare crisi epilettiche in soggetti predisposti; i links devono essere indicati con parole o brevi frasi dal significato chiaro e univoco (evitare – suggerisce la direttiva – di ricorrere ad espressioni generiche del tipo "premi qui"); ed anche le componenti interattive (scripts, applets e plug-ins) devono essere limitate ai casi di reale utilità.
Particolare cura – infine – dovrà essere posta per evitare la presenza di collegamenti ipertestuali non funzionanti.
Se la direttiva verrà presa in considerazione dalla Amministrazione scolastica la qualità dei siti scolastici (ma anche quella di siti istituzionali molto blasonati) potrebbe migliorare sensibilmente.

Reginaldo Palermo

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