Il 2 dicembre, scrive Il Messaggero veneto, il papà dell’alunna con handicap che frequenta la scuola primaria a Pordenone, si è rivolto al sindacato della scuola, denunciando che il 20 ottobre aveva presentato la certificazione di analisi funzionale della figlia nell’ex Provveditorato, ma non ha ottenuto l’assegnazione dell’insegnante di sostegno. Il guaio e il nodo del problema? I termini delle domande sono scaduti il 15 ottobre e i dirigenti scolastici, che potrebbero nominare in deroga, devono ottenere l’autorizzazione dall’Ufficio scolastico. Ma non ci sono dirigenti in carica: i reggenti sono scaduti nell’incarico in novembre».
«Un muro di gomma – dicono dopo il tentativo di ottenere una deroga alla nomina per il sostegno a Pordenone –. Le regole burocratiche sono l’unica risposta, ma siamo di fronte a bambini disabili che hanno diritto all’integrazione con il sostegno. Il ritardo di cinque giorni, nella presentazione della certificazione rispetto alla scadenza delle domande, è stato determinante: un caso di “scollamento” tra i tempi dell’Ass 6 e i termini del ministero dell’Istruzione».
La burocrazia fa slittare i diritti a tempo indeterminato. «Nessuna soluzione? Ci rivolgiamo al prefetto a Pordenone e al ministero dell’Istruzione per avere una risposta». Ci sono venti famiglie pronte a ricorrere al tribunale.
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