Attualità

“Niente recita di fine anno”: la Siae costa troppo

Costi troppi alti per la Siae, niente recita di fine anno. Si ripresentano casi in cui gli istituti scolastici sono impossibilitati a svolgere gli spettacoli.

Così come segnala Il Sole 24 Ore, Franco Santini, direttore dell’associazione Ordigno che gestisce l’omonimo teatro a Vada, nel comune di Rosignano (Livorno), spiega la vicenda.: “Assurdo far pagare i diritti Siae a classi delle scuole. Vuol dire limitare l’attività dei bambini. Nel mese di giugno – prosegue Santini – ospitiamo circa trenta feste di fine anno, e troviamo giusto che debba essere pagata la Siae in caso di saggi di scuole di danza. Ma se invece viene la classe dell’asilo per fare la recita e magari durante lo spettacolo viene riprodotta una breve canzone sulla cui base i bimbi ballano, trovo assurdo che siano applicati i tariffari della Siae”.

Recite scolastiche, si paga la Siae. Tutti i casi e le tariffe

La legge 22 aprile 1941, n. 633, sul Diritto dí Autore, e successive integrazioni, affida alla SIAE, quale compito istituzionale, l’intermediazione e il controllo sulle utilizzazioni delle opere dell’ingegno. In particolare all’articolo 15 – 2° comma – della sopracitata legge 633/41, si stabilisce che non è considerata pubblica l’esecuzione, rappresentazione o recitazione dell’opera entro la cerchia ordinaria della scuola, purché sia non effettuata a scopo di lucro.

Nell’ambito del saggio scolastico dovranno presenziare solo allievi ed insegnanti. Di certo, non si potrà far pagare alcun biglietto ai presenti. Tutto il resto invece è incerto, interpretato diversamente dalla giurisprudenza.

La SIAE detta disposizioni che interessano il contesto scolastico in particolare in occasione di manifestazioni in cui vengano riprodotti al pubblico video, musiche, copioni teatrali (anche riadattati) durante spettacoli musicali, teatrali e recite. Il diritto spettante varia, altresì, a seconda che la partecipazione a tali manifestazioni scolastiche sia gratuita o a pagamento.

Le agevolazioni ovviamente si basano sul presupposto che le iniziative in questione si svolgono nell’ambito delle attività scolastiche sulla base di progetti educativi, curricolari o extracurricolari, rientranti nella cosidetta “attività scolastica.

Il protocollo con il Miur stipulato nel 2000 stabilisce che il diritto esclusivo di eseguire, rappresentare o recitare in pubblico ha per oggetto, l’esecuzione, la rappresentazione o la recitazione, comunque effettuate, sia gratuitamente che a pagamento, dell’opera musicale, dell’opera drammatica, dell’opera cinematografica, di qualsiasi altra opera di pubblico spettacolo e dell’opera orale.

Non è considerata pubblica l’esecuzione, rappresentazione o recitazione dell’opera entro la cerchia ordinaria della famiglia, del convitto, della scuola o dell’istituto di ricovero, purché non effettuata a scopo di lucro.

Non è altresì considerata pubblica l’esecuzione, rappresentazione o recitazione dell’opera nell’ambito normale dei centri sociali o degli istituti di assistenza, formalmente istituiti, nonché delle associazioni di volontariato, purché destinata ai soli soci ed invitati e sempre che non venga effettuata a scopo di lucro.”

In base all’art. 1 del predetto accordo risultano esenti le manifestazioni musicali e teatrali aventi le seguenti caratteristiche

Organizzate direttamente e sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica;

In tempi e luoghi definiti preventivamente dai competenti organi istituzionali;

Con accesso gratuito al luogo dello spettacolo riservato agli studenti, ai loro famigliari, al corpo insegnante e alle autorità;

Con allestimento curato dagli allievi ed esibizioni effettuate dai soli allievi. Non dovrà trattarsi in tali ipotesi, di attività svolte da associazioni studentesche o ricreativo- culturali;

Con totale assenza di lucro. Non si considerano come iniziative lucrative le sole sponsorizzazioni che si concretano in richiami pubblicitari;

Con pubblicizzazione dell’evento che evidenzi che l’accesso è riservato esclusivamente ai soggetti di cui al punto c).

Sono quindi previste delle tariffe ben precise a seconda della tipologia di spettacolo proposto.

L’ultimo tariffario è stato trasmesso dal Miur con la nota prot. n. 1149 del 19 febbraio 2013

manifestazioni musicali gratuite:

fino a 5.000 posti > € 53,80;
oltre 5.000 posti > € 66,00.

Nel caso in cui alle manifestazioni partecipino artisti di chiara fama i compensi della tabella verranno aumentati del 100%;
manifestazioni teatrali (Repertorio Sezione D.O.R.)

rappresentazioni effettuate dagli studenti:

in luoghi/spazi con capienza fino a 300 posti:
diritti di rappresentazione > € 32,60
diritti per eventuali musiche di scena > 1/3 di € 32,60
in luoghi/spazi con capienza oltre 300 posti:
diritti di rappresentazione > € 49,20
diritti per eventuali musiche di scena > 1/3 di € 49,20

Andrea Carlino

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