I bambini turchi sono costretti ad andare a raccogliere il cotone anziché a scuola per aiutare la famiglia in difficoltà economiche: si tratta di oltre 10mila scolari.
A studiare torneranno, forse, fra un mese e mezzo, quando la raccolta sarà finita.
Secondo la stampa turca, riporta Avvenire, “ci sono nuclei famigliari composti da più di quattro persone che vivono con meno di 1.000 dollari al mese.
La piaga del lavoro minorile è uno dei problemi più grossi della società turca. Non solo in Anatolia, ma anche nelle grandi città, dove migliaia di giovani lasciano i corsi di studi prematuramente. Secondo i sindacati, bambini impiegati in nero nel settore agricolo sarebbero almeno 400mila”.
La riduzione di quasi 8.000 unità di personale Ata dal prossimo mese di settembre, praticamente…
C’è soddisfazione, da parte sindacale, sull’esito dello sciopero del 31 ottobre scorso.Un po’ tutti rilevano…
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…
Comprendere il funzionamento del cervello umano è essenziale per insegnare a gestire gli errori. La…