Categorie: Estero

Niente scuola prima dei sei anni: è controproducente

Guai a far intraprendere lezioni e corsi scolastici prima dei sei anni: gli effetti apparentemente positivi, derivanti proprio dagli apprendimenti precoci, si dimostrerebbero alla distanza addirittuta controproducenti. A sostenerlo è un importante studio condotto sulle scuole elementari nel Regno Unito dal centro di ricerca “Cambridge primary review”.

L’indagine è nata per verificare la pertinenza dell’avvio scolastico anticipato in molti Paesi anglosassoni: in Scozia e in Inghilterra spesso a quattro anni almeno; in Galles e Irlanda del Nord a cinque. Ebbene, secondo lo studio nessun elemento farebbe pensare che cominciare presto a leggere, scrivere e far di conto produca benefici evidenti. Anzi, i ricercatori britannici non avrebbero dubbi sull’esprimere un giudizio opposto: “i bambini – hanno scritto perentoriamente nelle conclusioni della ricerca – non dovrebbero cominciare corsi scolastici tradizionali a scuola prima di aver compiuto sei anni“.
Hanno spiegato che proseguire attività informali fino attorno ai cinque-sei anni , anche se strutturate attorno ad un disegno pedagogico, darebbe ai giovanissimi scolaretti migliori capacità linguistiche e di organizzazione mentale. Insomma, le attività ludiche sarebbero più propedeutiche all’assorbimento dell’istruzione formale.
Un ragionamento del resto già adottato dagli esperti in materia e dai legislatori di diverse nazioni europee: che evidentemente non a caso fanno iniziare la scuola ai loro “pargoli” non prima dei sei anni (come nel nostro Paese, ma anche in Francia, Germania e nei Paesi scandinavi) o addirittura dei sette anni (come in Svizzera).
Dopo aver verificato le risultanze sugli effetti futuri dei giovani scolastici, la Cambridge primary review ha quindi raccomandato di proseguire fino a quell’età con le tecniche di apprendimento esattamente già usate nei nidi e negli asili. Il motto da seguire sarebbe quello, ancora per un biennio, di “imparare giocando’“. Chissà se ora i vari ministeri dell’Istruzione sopra la Manica diano credito alla ricerca. Oppure continuino, come tradizione vuole, a preferire la linea della precocità scolastica.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024

L’erede al trono di Norvegia arrestato per stupro: né patriarca né straniero

Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…

19/11/2024

Assenze del docente cavallo con il fine settimana, cosa c’è da sapere e vediamo quando la domenica va computata e quando invece no

Un nostro affezionato lettore, docente in un Istituto Comprensivo in cui vige la settimana corta,…

19/11/2024

Censure scuola, in Florida i genitori fanno rimuovere i libri: in tre anni banditi 4.561 testi come “Arancia Meccanica” e “1984”

Ancora censure nelle scuole degli Stati Uniti : in Florida sono tantissimi i libri che…

19/11/2024

Concorso docenti 2024, bando e requisiti per partecipare

Ormai manca poco all'attesissima pubblicazione del prossimo bando del concorso docenti 2024. Come ha già…

19/11/2024

Amici, collaboratrice scolastica del liceo di un allievo scrive Maria De Filippi: “Forse non mi credi, ma ci speravo più di lui”

Nella puntata del daytime di oggi, 19 novembre, del talent show Amici, in onda su…

19/11/2024