Nella Legge di Stabilità 2016 approvata dal CdM non v’è traccia dei finanziamenti necessari a sostituire i collaboratori scolastici anche dal primo giorno di assenza.
A denunciarlo è l’Anief, secondo cui a questo punto perde efficacia la comunicazione n. 2116 del 30 settembre 2015, giunta ai presidi nei giorni scorsi dal Miur, di poter effettuare le supplenze sin da primo giorno, in deroga al comma 332 della Legge di Stabilità 2015 (articolo 1 Legge 190/14), che le aveva cancellate per la prima settimana con effetto esecutivo 1° settembre 2015.
“Il mancato finanziamento – spiega il sindacato – farà tornare i collaboratori scolastici sullo stesso piano dei colleghi amministrativi e tecnici, anche loro coinvolti nel blocco delle sostituzioni previsto dalla Legge di Stabilità 2015. In tal modo, non potranno che acuirsi le problematiche riscontrate nel primo mese di scuola, quando l’organizzazione scolastica è stata già fortemente penalizzata: nei prossimi mesi, infatti, le segreterie scolastiche saranno chiamate a dare seguito al piano triennale degli istituti autonome, previsto dalla riforma 107/15, con ulteriori carichi di lavoro da fronteggiare con il personale già ridotto all’osso e quello assente o malato non sostituibile per la prima settimana”.
Allo stesso modo, trova conferma l’indicazione, contenuta nel comma 333 dell’ultima ex legge Finanziaria, che prevede di non sostituire i docenti il primo giorno di assenza. Con il risultato che gli alunni si “spalmeranno” in altre aule, formando classi-pollaio e facendo crescere in modo esponenziale i rischi di culpa in vigilando, soprattutto nelle scuole dell’infanzia e primaria. E per l’intero anno scolastico la situazione sarà davvero difficile, perché l’organico potenziato di docenti arriverà solo il 1° settembre 2016.
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Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, “il Governo ancora una volta tratta il personale Ata della scuola in modo davvero poco rispettoso. Perché l’unica concessione che il Miur aveva dato alla categoria, a seguito dell’azione martellante del sindacato, viene ora meno per via dei soliti motivi di risparmio pubblico: ma che scuola è quella dove non ci sono nemmeno i bidelli per aprirla, chiuderla e sorvegliarla?”.
“Siamo francamente stupiti, perché la nostra richiesta era quella di estendere la salvaguardia delle supplenze dal primo giorno di assenza, anche agli assistenti amministrativi e tecnici. Venendo meno pure quella dei collaboratori scolastici, significa davvero non comprendere che chi studia e opera nella scuola – conclude il sindacalista – deve essere messo nelle condizioni di farlo al meglio”.
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