Si era anche ventilata l’ipotesi del voto per corrispondenza, allargando agli studenti Erasmus le categorie degli italiani temporaneamente residenti all’estero che possono accedere a questa modalità secondo quanto previsto da un decreto del 31 dicembre scorso. Ma aveva interpretato bene la situazione il ministro Cancellieri nel confermare (una volta che alcune associazioni studentesche avevano sollevato il problema, che coinvolge circa 25mila giovani cittadini), l’impossibilità per i ragazzi di votare nelle loro città di “residenza” temporanea universitaria, mentre evidentemente tardivo è stato l’intervento di Mario Monti, che qualche giorno fa aveva invitato il ministro dell’interno e quello degli affari esteri “’a fare tutto quanto è possibile per consentire il voto”’ agli studenti Erasmus: non sappiamo se e quale sarà il ruolo di Monti nel futuro Governo, ma in quallo attuale il premier sembra aver perso il suo “appeal”.
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