
Sono ormai in molti (insegnanti, presidi, pedagogisti, psicologi e psichiatri e anche qualche genitore) a giudicare dannosa la possibilità di utilizzare i cellulari a scuola, sia per la qualità dell’insegnamento che per i ragazzi stessi.
Alcuni dirigenti scolastici, sostenuti dai competenti Organi Collegiali, si sono presi con coraggio la responsabilità di vietare in vari modi l’uso del cellulare.
In tutti i casi questo divieto ha dovuto fare i conti con non semplici problemi pratici a riguardo delle modalità di ritiro, di custodia e di restituzione a ciascuno studente del proprio cellulare.
A questo riguardo recentemente sono venuta a conoscenza di una modalità, che mi pare veramente semplice e geniale, che sta prendendo piede negli Stati Uniti, e in misura minore in altri paesi, sia nelle scuole statali che private. Si tratta di una custodia magnetica che viene data in dotazione ad ogni studente. Al mattino, prima di entrare a scuola, lo studente spegne il telefono e lo ripone nella custodia. All’ingresso della scuola, sotto la supervisione del personale scolastico, la custodia viene sigillata tramite degli appositi congegni magnetici posti alle entrate dell’edificio. Lo studente rimane in possesso della custodia, ma non puo’ accedere al telefono fino a che la custodia non viene sbloccata con la stessa procedura alla fine della giornata scolastica. Gli studenti possono richiedere l’autorizzazione ad aprire la custodia per motivi di salute, emergenze, eccetera.
La spesa per dotare una scuola di questo sistema negli Stati Uniti e’ di alcune decine di euro a studente. Si stanno anche sviluppando delle varianti per aggiungere alle custodie dei dispositivi che blocchino il segnale cellulare, così che il telefono sia effettivamente sconnesso dalla rete anche se lasciato acceso.
Mi pare una tecnologia molto interessante e pratica.
Mi auguro che si possa adottare anche in Italia.
Adriana Chiotti