Questa iniziativa, che si conclude oggi, ha permesso agli studenti di esprimere il proprio dissenso riguardo al “patto” proposto dal governo Renzi meglio noto come la “Buona Scuola”. In particolare – spiega una nota – è stato rilevato, che il primo ministro, mentre assicura di voler restituire alla scuola il ruolo educativo e di investimento per il futuro del Paese che le e’ proprio, continua a considerarla solo un capitolo di spesa, tanto che sono in vista nuovi tagli. A questo proposito gli alunni hanno tenuto corsi sia volti alla protesta sia di tipo puramente creativo, chiusi l’ultimo giorno da un costruttivo dibattito con i professori in aula magna.