Categorie: Politica scolastica

No alla deportazione di massa dei precari!

Intervengono anche i Cobas in merito alla fase nazionale delle immissioni in ruolo, che prevede un grande esodo di docenti principalmente dal sud al nord, a migliaia di Km da casa.

“Lo scellerato piano di Renzi, si legge nel comunicato stampa, in attuazione della legge votata con la fiducia in Parlamento, sta generando i primi ‘mostri’: la deportazione di massa dei precari costretti a girovagare per l’Italia pur di essere assunti a tempo indeterminato o la scelta di non presentare domanda con il rischio di non ottenere neanche una supplenza o di essere licenziati dopo 36 mesi.
Vorremmo ricordare, se ce ne fosse ancora bisogno, che:
  • le assunzioni previste nelle prime tre fasi sono effettuate su posti di diritto e che la maggior parte di esse corrisponde alle “normali” assunzioni che ogni anno venivano regolarmente effettuate per il turn-over.
  • L’età media dei docenti inclusi nelle GaE è di 41 anni, docenti che nei decenni di precariato hanno scelto una provincia per ottenere l’immissione in ruolo e, nella stessa, hanno magari investito per comprare una casa, formare una famiglia….”
I toni del comunicato diventano diventano ancora più pesanti: “Ora sembra a tutti più evidente il piano diabolico dell’imbonitore Renzi per risolvere il problema del precariato: l’autoeliminazione.
E sì, perché migliaia di precari sono sconcertati e preoccupati per il loro futuro (che sarà sempre e comunque più precario di prima …); sono logorati dall’idea se inoltrare la domanda di assunzione per la fase nazionale oppure evitarla, con la spada di Damocle del Miur che, sebbene in contrasto con quanto stabilito dalla stessa legge appena approvata, minaccia la cancellazione delle Graduatorie a Esaurimento.
È evidente, quindi, che le assunzioni di massa del Governo erano una balla mostruosa e che miravano unicamente alla cancellazione dei diritti e della dignità dei lavoratori.
Dei posti relativi alla fase C, oggi conosciamo solo la ripartizione tra i diversi ordini di scuola e tra le singole regioni. Ma come saranno divisi tra le varie province? E tra le classi di concorso? Boh, nessuno, al momento, può dare una risposta se non quella oramai chiara a tutti che chi usufruirà di questa fase per essere immesso in ruolo non avrà una cattedra ma sarà utilizzato come “tappabuchi” nelle scuole (magari a 500 o 1.000 chilometri di distanza dalla sua residenza) alla faccia della professionalità e della dignità. Non si risolve il problema del precariato, peraltro aggirando la legge e la Costituzione, con una deportazione di massa”.
Il sindacato chiede al governo un dietrofront: “Il governo deve tornare subito indietro, immettere in ruolo tutti i precari che hanno lavorato in questi anni e tutti quelli che in questi anni hanno conseguito i titoli per l’abilitazione, eliminando il ricatto della deportazione.
Se così non fosse,  – concludono i Cobas – si genererà il caos ad inizio anno scolastico: cattedre “vacanti”, ricorsi e una grande mobilitazione di massa. 
Redazione

Articoli recenti

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024

L’erede al trono di Norvegia arrestato per stupro: né patriarca né straniero

Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…

19/11/2024

Assenze del docente cavallo con il fine settimana, cosa c’è da sapere e vediamo quando la domenica va computata e quando invece no

Un nostro affezionato lettore, docente in un Istituto Comprensivo in cui vige la settimana corta,…

19/11/2024