Puntuale, anche quest’anno arriva alle scuole nel periodo in cui si sta programmando il Piano dell’Offerta Formativa la proposta delle Forze Armate di attività di “Educazione alla Guerra”.
E’ infatti stata indirizzata alla fine di agosto dall’Ufficio Reclutamento e Comunicazione del Comando Militare Esercito Piemonte una lettera a tutti i dirigenti scolastici della Regione che così inizia: “Il Comando Militare Esercito Piemonte, anche per l’anno scolastico 2024/2025, organizza, per gli studenti degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado del Piemonte, conferenze di Orientamento e Informazione e visite scolastiche presso i reparti della Forza Armata. Il personale del Comando Militare dell’Esercito Piemonte (Infoteam) sarà disponibile, da ottobre 2024 a maggio 2025, per illustrare le opportunità professionali e formative che l’Esercito Italiano offre agli studenti che vogliano intraprendere la professione militare […]”.
Non dubitiamo che, di questi tempi, le Forze Armate siano in grado di offrire un’occupazione più stabile e meglio retribuita di quelle che normalmente si trovano nel mercato del lavoro.
Forse un po’ più a rischio, visti gli attuali venti di guerra, per quanto riguarda la “sicurezza sul lavoro” che comunque, visto che abbiamo una media di tre morti al giorno sul lavoro nel settore civilepuò essere considerato “accettabile”.
C’è comunque da considerare che i “professionisti della guerra” (cioè coloro che hanno studiato e si sono specializzati in quel settore) in un conflitto armato non vengono impiegati come “carne da cannone”, sorte che invece tocca ai loro coetanei reclutati con la “coscrizione obbligatoria”, di cui in questi mesi si sta discutendo la reintroduzione anche in Italia. Un “buon argomento”, quest’ultimo, per “orientare” i nostri studenti, figli, nipoti nell’Esercito, nella Marina o nell’Aviazione.
Siamo sicuri che la formazione che daranno le Forze Armate ai nostri studenti sarà in perfetta sintonia con le “Nuove Linee Guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’insegnamento dell’Educazione civica” recentemente varate da Ministro Valditara, e con queste parole presentate il 7 agosto 2024 su sito del Ministero: “Queste le principali novità introdotte dalle Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica: […] si promuove la formazione alla coscienza di una comune identità italiana come parte della civiltà europea e occidentale e della sua storia. Di conseguenza, viene evidenziato il nesso tra senso civico e di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria […]”.
Sono sotto gli occhi di tutti i grandi meriti acquisiti nel mondo dalla civiltà europea e occidentale e i nefasti effetti del patriottismo! Invitiamo quindi i Collegi Docenti a prestare la massima attenzione al tentativo di introdurre nelle scuole una cultura militarista e guerrafondaia e ad opporsi a qualsiasi iniziativa che si intendesse svolgere in tal senso.
Cosimo Scarinzi (CUB Scuola Università Torino)
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