“No alla prova in lingua straniera”

Il sindacato autonomo CONITP apprende dalle bozze non ufficiali pubblicate sul web le ulteriori scelte scellerate del Governo in merito all’imminente concorso  a cattedra destinato ai docenti di ogni ordine e grado.
In più occasioni e con diverse argomentazioni abbiamo  sottolineato l’inutilità di un concorso a cattedra in questo momento storico, sia per motivi economici e che per la presenza di migliaia di docenti formati e attualmente in cattedra, che non necessitano di ulteriori selezioni per continuare a fare il lavoro che svolgono da anni.
Purtroppo, oltre il danno anche la beffa.
Programmi d’esame vastissimi e spesso non attinenti alla classe di concorso specifica, in cui si chiede ai candidati la padronanza di tematiche che non potrebbero mai insegnare, ma nemmeno conoscere, in quanto estranee agli studi scolastici, universitari e affrontati nei percorsi abilitanti.
Avvertenze Generali che richiederebbero almeno un anno di studio, a nostro avviso sicuramente necessario per averne il sicuro dominio e capacità di realizzazione da parte dei docenti, ma che si richiede che vengano assimilate e trasferite in quesiti a risposta sintetica in meno di due mesi. 
Inoltre ,  è da sottolineare che nulla hanno a che fare , con le competenze e le capacità del docente di insegnare, le domande  da rispondere in  lingua straniera , le competenze da valutare devono riguardare esclusivamente la disciplina cui il docente insegna e non si possono chiedere risposte a domande in lingua straniera.  
I destinatari sono docenti in cattedra, che già profondono quotidianamente risorse fisiche ed intellettuali nell’insegnamento, e che quindi possono dedicare solo il tempo residuo allo studio e all’approfondimento di queste tematiche.
Inoltre, aspetto ulteriormente grave, gli impegni presi tra il CONITP e Dirigenti del Ministero dell’istruzione  non sono stati rispettati. Nei numerosi incontri avvenuti nei mesi addietro abbiamo fornito delle Indicazioni sui programmi sicuramente più incisive e funzionali al concorso, pur ribadendo la sua assoluta inutilità.
Ma tant’è. Ai docenti viene chiesto di assimilare in pochi mesi anche contenuti riguardanti aspetti estranei alla propria classe di concorso. A nostro avviso questo concorso sta assumendo dei contorni ancora più assurdi di quelli che immaginavamo, e sembra fatto unicamente per tagliare e non per assumere.

 

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