All’attenzione del Presidente del Consiglio Mario Draghi e del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi
Mi chiamo Leonardo e sono uno studente del primo anno di un liceo linguistico.
Vi scrivo perché forse non sono chiari tutti gli sforzi che noi studenti facciamo ogni singolo giorno.
Con le problematiche legate alla pandemia noi studenti delle superiori siamo una settima in presenza e una online. Per due mesi circa siamo stati costretti a frequentare solo online il che significa: orari normali, lezioni, interrogazioni e verifiche.
Abbiamo fatto le stesse cose che avremmo fatto in presenza.
L’unica differenza è che ci abbiamo rimesso in rapporti umani. Quindi, non capisco perché volete costringerci ad andare a scuola durante l’estate dopo che abbiamo già sofferto molto le vostre decisioni di quest’anno.
I professori facevano normalmente lezioni, interrogazioni, e verifiche. E adesso dobbiamo andare a scuola persino di sabato.
Non vi basta tutto questo? Non vi siete stufati? Perché noi si.
Abbiamo avuto un anno orribile dove ci siamo frequentati pochissimo. E d’estate vorremo solo rilassarci. Ma a me sembra che a voi non interessi. Complimenti! Spero che questo messaggi vi faccia capire che siamo stanchi.
Leonardo
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