“Si tratta di un’ottima notizia e della dimostrazione che in molti casi normative a tutela della laicità della scuola pubblica esistono eccome, basterebbe applicarle senza malafede. E senza dispendio di soldi pubblici ed energie”.
Ha commentato così la responsabile delle iniziative legali dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Adele Orioli, la notizia che il Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia Romagna ha accolto il ricorso sostenuto dall’Uaar e presentato da una ventina di insegnanti e genitori e dal Comitato Bolognese Scuola e Costituzione, annullando la delibera con cui il consiglio di una scuola di Bologna aveva autorizzato le benedizioni pasquali a scuola, seppur in orario extrascolastico.
Il Tar Emilia Romagna, con sentenza 166/2016, ha dato ragione ai sostenitori della laicità della scuola, rilevando che “non v’è spazio per riti religiosi” come le benedizioni e ricordando che, anche in orario extrascolastico, si possono ospitare solo “attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile”.
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