Scrivo poche righe per esprimere il mio disappunto anticipato, nel caso venisse attuato un provvedimento di promozione di massa alle scuole superiori. Se questo fosse vero, sarebbe la resa definitiva dell’Istituzione Scolastica nei confronti dei fannulloni che beneficerebbero di una situazione tragica ed emergenziale per andare avanti negli studi. Mi chiedo chi possa aver concepito un’idea del genere; mi chiedo quale senso avrebbe una decisione che mortificherebbe coloro che si sono impegnati sino al 5 marzo. Siamo alle solite con le classiche decisioni all’italiana.
Ci sono studenti nella mia scuola che risultano largamente insufficienti sia nel primo quadrimestre che nel 2° quadrimestre in diverse discipline; che facciamo, “diamo il 6 politico”? Sarebbe decisamente più serio prevedere per costoro un rimando a settembre e considerare l’anno scolastico concluso il 5 marzo 2020.
Spero che una luce superiore illumini le menti di ministro e governo, affinchè anche nei momenti critici, le decisioni sulla pelle degli studenti ubbidiscano a principi di giustizia e meritocrazia. Basta con politici mediocri e non all’altezza della situazione. Ora e sempre capacità e competenza.
Giampaolo Bullegas
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