Ai precari della Flc non piace la proposta della Flc in materia di precariato.
Con un documento diramato in questo ore e che già sta facendo discutere nei forum e nei blog, un nutrito gruppo di precari della scuola iscritti alla Flc-Cgil prende netta posizione contro l’ “operazione centomila” proposta di recente dal sindacato di Mimmo Pantaleo.
Secondo i precari l’idea non è solo “ottimistica”, ma addirittura “inopportuna perché al ribasso, lasciando nei fatti ben 130.000 precari al loro destino”
“Inoltre – sottolineano i precari – non vi è chi non veda che, senza il contestuale ripristino dell’automatismo delle assunzioni sui posti lasciati vacanti da pensionamenti o altro e lo sblocco del turn over, qualsiasi infornata di passaggi in ruolo, di qualunque grandezza essa sia, non risolverebbe in maniera definitiva il problema del precariato che, puntualmente, si riformerebbe in breve tempo”.
Ma c’è di più: “Irricevibile appare poi la proposta di congelamento delle graduatorie provinciali con impossibilità di trasferimento in altra provincia che segna a nostro avviso un punto di non ritorno della FLC a favore di una deriva personalistica del concetto di diritto che va oltre le sentenze stabilite dai giudici che servono proprio a dirimere le questioni tra due parti in contrasto”.
D’altronde, osservano ancora i precari, “lo stesso Ministero sembra ormai costretto a dover dare la possibilità di trasferimento in una sola provincia ma a pettine, rendendo così la proposta FLC di congelamento dei trasferimenti assolutamente intempestiva e fuori luogo”. Il mantenimento del sistema delle graduatorie come sbocco naturale di qualsiasi nuovo sistema di abilitazione all’insegnamento – sostengono ancora i precari – è per noi un punto di fondamentale importanza che vorremo che la nostra organizzazione sindacale non abbandonasse a favore di più o meno velate forme di “chiamata diretta” quali sarebbero i concorsi banditi anche da reti di scuole territoriali”.
Ma quali sono in concreto le proposte dei precari firmatari del documento?
Innanzitutto si tratta cancellare il progetto di riforma previsto dall’articolo 64 della legge n. 133/2008 e l’abolizione del maestro unico (legge n.169/2008). In materia di graduatorie la proposta dei precari è chiara: si tratta di ritrasformare le attuali graduatorie provinciali ad esaurimento in graduatorie permanenti con la possibilità di trasferimento in unica provincia a “pettine”.
Per quanto riguarda infine merito e premialità, i precari non hanno dubbi: “Rifiuto totale di qualsiasi proposta di valutazione dell’operato dei singoli docenti; da prendere in considerazione semmai la valutazione dei singoli istituti nella loro globalità rispetto al successo formativo degli alunni”.
Cosa risponderà adesso il sindacato di Mimmo Pantaleo?
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