Attualità

No dei prof all’alternanza: “Troppi impegni per i ragazzi, così non riescono più a studiare, bisogna dimezzare le ore”

Ancora l‘alternanza scuola/lavoro nel mirino. I docenti del liceo scientifico “Cattaneo” di Torino, in un documento, dicono no all’innovazione introdotta dalla legge 107/2015

“Gli studenti sono caricati di una notevole mole di lavoro che non si riesce sovente a conciliare con i normali impegni scolastici. L’esperienza concreta di questi primi anni di “Buona Scuola” si sta rivelando problematica, in particolare riguardo all’alternanza Scuola Lavoro – scrivono – Ci sono molte criticità e inefficienze sotto parecchi aspetti e il carico non permette di completare studio e compiti a casa, interrogazioni orali e compiti scritti a scuola”.

L’iniziativa incassa il sostegno della Cub: “Iniziative come quella del collegio dei docenti del Cattaneo sono particolarmente positive al punto da poter essere considerate un piccolo segnale di inversione di tendenza rispetto alla passività dominante – sostiene il sindacalista Cosimo Scarinzi a La Repubblica – Ci sembra importante che una posizione critica verso l’alternanza scuola lavoro venga da un intero collegio docenti al di là delle appartenenze, per questo sosteniamo convintamente l’iniziativa e riteniamo che vada estesa anche ai tecnici e professionali”.

Il testo è stato discusso nell’ultimo collegio docenti, ma alla fine i prof non hanno ritenuto necessario metterlo in votazione perché avevano raggiunto già più della metà delle firme

Tra le proposte del documento c’è quella di dimezzare, da 100 a 200, le ore di alternanza nel triennio, considerare l’alternanza “come le attività che precedentemente valevano per il credito formativo dai corsi di lingue, al volontariato, fino alle attività sportive e ridurre il peso della stessa all’esame di Stato”.

Il dirigente scolastico Giorgio Pidello a La Repubblica chiarisce: “Stiamo cercando di dare ai progetti di alternanza un taglio più consono ai nostri indirizzi, ad esempio con la convenzione con le Asl e l’ordine dei medici indirizziamo i ragazzi verso attività legate anche a una prosecuzione degli studi in ambito medico all’università”.

Andrea Carlino

Articoli recenti

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024