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No di Flc-Cgil al Regolamento Ata

A prendere posizione per prima sullo schema di Regolamento sugli organici del personale Ata è la Flc-Cgil che, lamentando il fatto di non aver ricevuto il testo del provvedimento approvato il 20 febbraio, basa il proprio comunicato su documento ricevuto nel corso di un incontro di fine gennaio.
“I parametri di determinazione degli organici – sostiene la Flc – non permetteranno di garantire i servizi essenziali, in particolare nelle scuole del primo ciclo e con tanti plessi”.
Ma le responsabilità, ammette Flc, non sono tutte dell’attuale esecutivo: “E’ bene ricordare – sottolinea infatti il sindacato di Mimmo Pantaleo – che questa ulteriore riduzione si inserisce in un trend drammatico di tagli che dura da ben sette anni, provocando licenziamenti e aumenti drammatici dei carichi di lavoro anche perché alle scuole sono state scaricate tutte le pastoie burocratiche di competenza di altri livelli dell’amministrazione scolastica”.
Flc-Cgil non si ferma però alle proteste ed elenca una lunga serie di proposte concrete che potrebbero servire a coniugare la salvaguardia degli organici attuali con il miglioramento della qualità del servizio scolastico.
Per esempio per i collaboratori scolastici andrebbe individuato un ulteriore parametro legato agli spazi di cui sono dotate le scuole (per esempio aree esterne, palestre, refettori) oltre che al numero di alunni con disabilità.
Flc rivendica anche l’inserimento negli organici Ata dei circoli didattici di una figura di tecnico: “la presenza di reti informatiche e dei relativi dispositivi nelle scuole e l’impiego diffuso dei laboratori (multimediali, linguistici, di informatica) nelle attività didattiche – spiega il sindacato –  hanno determinato le condizioni per estendere questa figura in tutti gli ordini di scuola”.
E, a proposito di tecnici, la Flc afferma che nella secondaria di secondo grado “il ruolo dell’assistente tecnico va rafforzato attraverso l’affermazione del principio di titolarità” in quanto l’assistente stesso “non garantisce solamente l’efficienza e la funzionalità del laboratorio, ma svolge un ruolo attivo e di supporto alla funzione docente, contribuendo a determinare il successo formativo degli alunni”.
Maggiore attenzione andrebbe dedicata anche alla figura del collaboratore scolastico che “va valorizzato in relazione alle funzioni di supporto alla segreteria, assistenza agli alunni con disabilità, d’intervento di primo soccorso e di prevenzione del bullismo”.
Il tema del personale non docente farà certamente parte della piattaforma sulla quale  Flc-Cgil chiederà di scioperare il prossimo 18 marzo.
Quasi certamente di nuovo in solitudine, dato che i sindacati di base Cub e Cobas hanno già annunciato una propria manifestazione nazionale per il mese di aprile.
Reginaldo Palermo

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