“Il lockdown generalizzato non può essere la nostra prima scelta, avrebbe costi troppo elevati”. Intervistato da Massimo Giannini de ‘La Stampa’ il premier Giuseppe Conte fa capire come si stia lavorando notte e giorno per scongiurare una nuova, sanguinosa chiusura del Paese.
Prima però bisogna aspettare qualche giorno per verificare l’effetto che stanno producendo le restrizioni dell’ultimo Dpcm. Nel frattempo però cresce la curva, così come i morti e l’emergenza nelle terapie intensive. Il Governo è pronto a sostenere le categorie colpite con ulteriori ristori ma chiede collaborazione agli italiani in un momento così duro.
Il Presidente del Consiglio spera di far vivere un Natale più sereno agli italiani, anche per non dare un’ulteriore mazzata all’economia, ma esclude fin da adesso “feste e pranzi affollati”.
Conte respinge poi le accuse di aver buttato via l’estate in previsione della seconda ondata: “abbiamo raddoppiato i letti in terapia intensiva rispetto alla primavera, abbiamo immesso nei servizi sanitari oltre 36mila tra medici e infermieri, siamo arrivati a picchi di 230mila tamponi in un giorno contro i 25mila di inizio emergenza. In più, ho parlato di vaccino da dicembre perchè sapevo dei progressi che si stavano facendo. Porteremo insieme al ministro Speranza un piano nazionale in Parlamento in modo da chiarire i criteri e le priorità con cui procederemo alla distribuzione delle dosi”.
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