Categorie: Università e Afam

No numero chiuso: le proteste degli studenti in tutta Italia

In concomitanza con l’inizio dei test d’ingresso per medicina, le studentesse e gli studenti si sono mobilitati stamattina in diversi atenei per denunciare le conseguenze devastanti del numero chiuso. A Roma, Milano, Padova, Bologna e Torino con presidi e blitz gli studenti hanno ribadito la propria contrarietà ad un sistema di selezione discriminante e sbagliato che mette sotto scacco il futuro di un’intera generazione e quello del Paese tutto.
“Oggi 64.000 aspiranti medici si stanno contendendo poco più di 10.000 posti e nei prossimi giorni questa vergognosa lotteria si ripeterà – dichiara Alberto Campailla, portavoce di Link Coordinamento Universitario – In gioco c’è il futuro di migliaia di giovani e quello del nostro sistema sanitario: nel 2018 si stima avremo bisogno di oltre 20.000 medici, intanto il MIUR e il governo scelgono di continuare a restringere l’accesso all’università e a tagliare le borse di specializzazione. Noi crediamo che l’università debba essere accessibile a tutte e tutti. Il sistema italiano del numero chiuso non è l’unico nè il migliore, abbiamo analizzato cosa succede in diversi Paesi d’Europa e del Mondo e crediamo che su queste basi serva aprire un dibattito serio e complessivo sui sistemi di selezione universitaria”
“In centinaia di scuole stamattina abbiamo volantinato contro il numero chiuso e i sistemi di valutazione basati sui test a crocette – continua Roberto Campanelli, coordinatore Nazionale dell’Unione degli Studenti – Un test non può decidere il livello di preparazione di uno studente, specie quando ingiustamente è stato posto ad Aprile in piena preparazione per l’esame di maturità. Un test soprattutto non può decidere del nostro futuro: quando si dà la possibilità ad 1 solo studente su 7 di accedere a medicina non c’è nessuna meritocrazia ma solo un attacco frontale al diritto di tutte e tutti di scegliere cosa studiare. Contro chi sostiene questo modello di valutazione continueremo a mobilitarci, boicottando il 13 Maggio i test Invalsi alle superiori”
“Non si tratta solo di medicina, architettura, veterinaria e odontoiatria: oggi il numero chiuso è realtà per quasi il 60% dei corsi di laurea – conclude Federico del Giudice – Quello che si sta producendo è un espulsione di massa degli studenti dai percorsi d’istruzione. Che futuro si dà all’Italia se s’abbandona un’intera generazione alle maglie della precarietà, alla fuga all’estero o all’esercito dei NEET? Continueremo a mobilitarci nel pomeriggio e nei prossimi giorni contro il numero chiuso e le politiche di smantellamento dell’istruzione pubblica”.
La voce degli altri

Articoli recenti

Concorso Dsga 2024, domande dal 16 dicembre al 15 gennaio: bando pubblicato, come prepararsi

Lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il bando del concorso ordinario per funzionari e…

22/12/2024

Alunni stranieri nelle classi, non si ferma la polemica fra Valditara e Lagioia. Nostra INTERVISTA Mario Maviglia

Il caso della querela del ministro Valditara allo scrittore Nicola Lagioia sta alimentando nuove polemiche…

21/12/2024

TikTok si prende gioco dei giovani, bloccati gli accessi per un anno ma solo in Albania

I giovani sono sempre più “schiavi” dei social media. Tanto che, sulla scia di quanto…

21/12/2024

Compilazione domanda concorso docenti 2024: ecco come fare, passo dopo passo – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

21/12/2024

Oggi è il Solstizio d’inverno, da domani in marcia per la Primavera

Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…

21/12/2024

Linee guida Educazione Civica, un docente Valditara: “Farò l’opposto. Spero non mi decurti lo stipendio”, la lettera virale

In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…

21/12/2024