Cinquanta famiglie residenti in Valle d’Aosta con bambini al di sotto dei sei anni “partiranno quest’anno con l’esperimento di educazione parentale”. Lo ha annunciato, riporta l’Ansa, il presidente dell’associazione “Pro libera scelta Vda”, in occasione dell’incontro a Fenis “Informiamoci sui vaccini”.
Si tratta di una risposta di “molti genitori a un’azione coercitiva”: così è stato spiegato.
Tuttavia l’altro aspetto singolare di questa scelta sta nel fatto che altre 110 famiglie, con bimbi dai 6 ai 10 anni, “probabilmente partiranno l’anno prossimo in occasione dell’avvio dei due progetti un po’ più seri, strutturati, per l’educazione elementare a casa”.
Complessivamente il “ragionamento sull’educazione parentale”, finalizzato al non rispetto dell’obbligo vaccinale, coinvolge in Valle d’Aosta 400-500 famiglie, delle quali circa 240 sono però rimaste in disaccordo a trattenerli a casa perché pensano che in ogni caso la scuola pubblica è un diritto e quindi voglio che i figli la frequentino.
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