Noa Pothoven, la ragazza olandese di 17 anni che dopo aver subito da bambina una violenza ha deciso di lasciarsi morire, potrebbe risultare un esempio negativo per i ragazzi, considerato che ci sono 1.500 tentativi ogni anno di suicidio e che è la seconda causa di morte tra i 15 e i 25enni, dopo gli incidenti stradali, mentre in Usa è già oggi la prima causa, per chi ha tra i 10 e i 14 anni.
Ma poi ci sono «comportamenti temerari» che sono in realtà suicidi mascherati: scontri e voli con il motorino, cocktail di droga e alcol, le sfide con la morte, così comuni a quell’età.
Secondo le stime Istat, ricorda Il Messaggero, ogni anno in Italia circa 500 adolescenti arrivano a togliersi la vita, il 24 per cento ci ha pensato almeno una volta. Le ragazze, nella maggior parte dei casi, si buttano nel vuoto. I ragazzi si impiccano.
Più esposti alla depressione e agli sbalzi di umore, i ragazzi, ma anche quelli che rispondono meglio alle terapie.
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