Uno svedese, un americano e un turco. Questi sono sono i tre vincitori del premio Nobel per la Chimica del 2015 per aver scoperto e mappato a livello molecolare come le cellule riparano il DNA danneggiato e preservano l’informazione genetica.
Parliamo dello svedese Tomas Lindahl, dell’americano Paul Modrich e del turco – americano Aziz Sancar. “Il loro lavoro ha fornito conoscenze fondamentali su come funziona un cellula vivente e può essere usato per lo sviluppo di nuove cure per il cancro”, è la motivazione della Royal Swedish Academy of Sciences che ha definito le scoperte dei tre premiati come una “cassetta degli attrezzi” per la riparazione del Dna.
A tal proposito si vuole ricordare Giulio Natta, ingegnere chimico italiano (Porto Maurizio 1903 – Bergamo 1979).
Natta e la sua scuola hanno chiarito nelle linee essenziali, e talora anche in dettaglio, il meccanismo dei principali processi di polimerizzazione stereoregolare, elaborando nuovi metodi d’indagine teorica sulla conformazione delle macromolecole.
Per le sue ricerche sulla polimerizzazione stereospecifica, ha ricevuto nel 1963 il premio Nobel per la chimica, insieme con K. Ziegler.
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