Il premio Nobel 2020 per la Chimica è andato quest’anno a due donne: la francese Emmanuelle Charpentier e l’americana Jennifer A. Doudna.
Il prestigioso riconoscimento per lo “sviluppo di un metodo per la scrittura del genoma” e in particolare per la ricerca sulle “forbici molecolari” in grado di modificare i geni umani”, “un metodo di editing genetico” che “contribuisce allo sviluppo di nuove terapie contro il cancro e può realizzare il sogno di curare malattie ereditarie”: una scoperta definita “rivoluzionaria”.
La francese, 51 anni, e l’americana, 56 anni, diventano così la sesta e settima donna a vincere un premio Nobel per la chimica dal 1901.
Il meccanismo si chiama Crispr/Cas9 ed è noto come forbici molecolari, perché invece di aggiungere un gene, che entra come una sorta di Cavallo di Troia nell’organismo, modifica il gene esistente.
Il suo utilizzo è facile, economico e consente agli scienziati di “tagliare” il Dna esattamente dove vogliono, ad esempio per correggere una mutazione genetica e curare una malattia rara.
I due genetisti hanno ricevuto diversi premi per la scoperta: il Breakthrough Prize (2015), la Principessa delle Asturie in Spagna (2015) o il premio Kavli per le nanoscienze in Norvegia (2018). Per William Kaelin, Premio Nobel per la Medicina dello scorso anno, questa scoperta genetica è una delle più grandi del decennio.
L’Accademia reale svedese delle Scienze ha sottolineato:”Da quando Charpentier e Doudna hanno scoperto le forbici genetiche Crispr / Cas9 nel 2012, il loro utilizzo è esploso. Le forbici genetiche hanno portato le scienze della vita in una nuova epoca e, per molti versi, stanno apportando il massimo beneficio”