Attualità

Genitori catanesi contro la Dad. Ricorso contro l’Ordinanza Musumeci

Due mamme di Catania Family Lab  hanno promosso un ricorso, al quale hanno aderito oltre  70 le famiglie, contro l’ordinanza n°5 del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che lo scorso 8 gennaio ha chiuso la scuola in presenza.

Il ricorso viene giustificato, si legge sul portale di sicilianetwork.info, sui dubbi di legittimità del provvedimento, per cui, dopo avere consultato i legali,  si sono raccolte, tramite il tam-tam in rete,  le adesioni e avviato una raccolta fondi.

 “Siamo famiglie normali e le spese di un ricorso al Tar non sono bazzecole. Ma grazie al supporto di oltre 70 famiglie siamo riusciti nell’intento”.

Due i ricorsi presentati: uno si concentra sui procedimenti relativi alla primaria (RG 35/2021) e il secondo (RG 40/2021) riguarda invece le scuole secondarie.

“Il diritto alla scuola è innegabile -dice una delle due mamme promotrici- non ci stancheremo mai di ripeterlo. E se anche nelle zone rosse esso viene garantito e se il governo nazionale sembra voler tornare indietro sui suoi passi riguardo la DAD, non potevamo accettare che i più piccoli dei nostri figli ne venissero privati”.

“Come ampiamente argomentato nel ricorso dai nostri legali – prosegue – i motivi della chiusura delle scuole sono da ricercarsi nella cattiva organizzazione di tutto il resto (i trasporti ad esempio, o i mancati controlli all’uscita). Per il resto le nostre scuole si sono dimostrate sicure e i nostri figli molto più rispettosi delle norme rispetto a tanti adulti”.

“I nostri figli – continua – sono già stati ampiamente privati di tutti i loro diritti: gli affetti, le attività di svago, l’attività sportiva, gli amici, la normalità. Le ripercussioni di tutto questo le vedremo più avanti, e saranno gravissime. Non possiamo permettere che vengano privati anche della scuola. Ne va del loro futuro e del nostro. Loro sono la classe dirigente di domani e meritano una scuola in presenza, degli insegnanti che li affianchino. Non uno schermo. Già vi si immergono abbastanza senza che li obblighiamo a farlo anche per apprendere”.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Rompe il naso al prof, riammesso scuola perché “non ha ricevuto adeguato supporto”. Il docente lascerà la cattedra

In molti ricorderanno il tristissimo episodio che ha visto un alunno di sedici anni aggredire…

23/12/2024

Valditara: se Lagioia ammette lo sbaglio, ritiro tutto. L’insulto va bandito

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, in una lettera pubblica sul quotidiano Il Tempo, spiega di essere pronto…

23/12/2024

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024