Siamo nati alla fine degli anni ’50. Quando eravamo bambini la TV trasmetteva per poche ore al giorno. Ogni pomeriggio nella prima, enorme, classe virtuale d’Italia, insieme a tanti contadini che per la prima volta avevano la possibilità di uscire dalla condizione di analfebeti, c’eravamo noi, piccoli telespettatori affascinati da quei disegni che si formavano su quei grandi fogli di carta bianca e nera. Piano piano, senza rendercene conto, abbiamo imparato a leggere e a scrivere prima ancora di andare a scuola, fra lo stupore e l’orgoglio di genitori, nonni e zii. Il merito però non era nostro, ma suo, di quel maestro a cui i superiori mettevano i bastoni fra le ruote per le sue idee contro corrente. Ma questo non lo potevamo sapere…. Proviamo a riconoscerci? Chi lo desidera, può inserire qui sotto il suo nome e, magari, un ricordo, per ringraziarlo dopo tanti anni…
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