Buongiorno a tutti, scusate il ritardo con cui scrivo, ma ho letto ogni virgola sulla scuola…
Conosco bene il concetto che ha la gente dei professori. Tra questi c’è anche chi non fa niente è vero, ma c’è soprattutto chi dà anche l’anima, le energie, il sonno, lo studio a casa, le telefonate ai professionisti per organizzare corsi professionali (tra l’altro criticate anche dai colleghi insegnanti non delle materie di indirizzo).
Vi ricordate quando il professore era colui che insegnava infondendo la cultura e l’educazione? La persona che prestava la propria professionalità per formare un individuo?
Io ho dovuto combattere, tra le altre cose, non solo con un alunno a cui avevo chiesto di venire all’interrogazione e “giustamente” non essendo preparato mi ha risposto “Che co…oni!!!”, ma anche con i suoi genitori, che hanno cercato di dare a me la colpa della reazione del ragazzo e la colpa di non aver dato al suo sfogo il giusto peso.
Mi sono laureata in architettura e sono laureanda in ingegneria, ho preso l’abilitazione alla professione e tre specializzazioni, ho fatto il concorso del 1992, sono arrivata quarta, ma giustamente non sono stata assunta perché c’erano degli invalidi civili, in graduatoria dietro di me, che avevano diritto al posto.
Mi hanno chiamato ad insegnare dopo vent’anni nei quali, nel frattempo, mi sono fatta in quattro per ritagliarmi un posto da valido professionista in un mondo di soli uomini. Fino ad oggi sono stata costantemente obbligata a frequentare corsi di aggiornamento e a superare esami per mantenermi il timbro professionale.
Sono disposta a mettere tutta la mia esperienza lavorativa a disposizione dei ragazzi (ed è ciò che faccio ogni giorno), ma VOGLIO anzi, ESIGO, RISPETTO, per me e per tutti i colleghi che si adoperano a riguardo.
Essere trattati come burattini da politicanti presuntuosi e ignoranti, essere additati con epiteti offensivi da chi, per primo, ci deve del rispetto, proprio non mi va giù.
Sciopererò in segno di protesta, ma so che non basterà. E non voglio fermarmi.
Creeremo talmente tanto disagio che ne parlerà fino a Natale.
RISPETTO, CHIEDIAMO SOLO RISPETTO.
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