Gentile redazione di Tecnica della scuola, scrivo a voi non riuscendo a contattare il Ministro o chi per lui.
Egregio Signor Ministro,
sono un’insegnante di sostegno dal 2001 e lavoro in una scuola media a Crotone. Provo a scrivere anche a Lei sperando questa volta di ricevere una risposta, cosa che non c’è stata da parte dei due Ministri che l’hanno preceduta. Negli ultimi anni ogni qualvolta, nella mia scuola (Media), un’insegnante di Matematica e Scienze andava in pensione o si trasferiva, ho inoltrato domanda di trasferimento dal sostegno alla mia disciplina.
Anche avendo a volte 100 punti in più mi sono sempre vista scavalcare da altri colleghi, questo perché mi è stato detto che nei trasferimenti c’è una postilla che esplicita il fatto che i trasferimenti avvengono prima disciplina su disciplina e poi sostegno su disciplina. Anche i sindacati se ne sono lavati le mani perché il problema riguarda una piccola fetta di docenti.
Ora io le chiedo se tutto ciò sia una cosa possibile, se si partecipa ai trasferimenti come tutti gli altri perché deve esistere una clausola assurda come questa? O devo continuare a pensare che il docente di sostegno sia ancora l’ultima ruota del carro? Mi piacerebbe avere una sua risposta in merito e capire il perché anche quest’anno mi sono vista scavalcare.
Con la speranza di una sua risposta la saluto cordialmente.
Eugenia Scicchitano
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