Ci sono anche loro nel piano straordinario delle assunzioni previsto dalla riforma: sono i candidati docenti risultati idonei al termine dell’ultimo “concorsone”, quello bandito nel 2012. E’ una categoria di aspiranti prof senza mezze misure. Quelli, si potrebbe dire, del bianco o nero. Sono infatti passati dalla disperazione, prima per la clamorosa esclusione dalle immissioni in ruolo, alla gioia, per essersi ritrovati nel disegno di legge che conta: quello approvato al Senato il 25 giugno e ribadito dalla Camera per l’approvazione definitiva.
Il comma 96 del ddl 2994-B, non lascia spazio a dubbi: “a) i soggetti iscritti a pieno titolo, alla data di entrata in vigore della presente legge, nelle graduatorie del concorso pubblico per titoli ed esami a posti e cattedre bandito con decreto direttoriale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 82 del 24 settembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 75 del 25 settembre 2012, per il reclutamento di personale docente per le scuole statali di ogni ordine e grado” (…).
Ne abbiamo parlato con la combattiva Romina Pepe, formatrice aziendale, risultata idonea per la classe di concorso di storia e filosofia alle superiori, divenuta nota nell’ambiente scolastico dopo che negli ultimi mesi è diventata la “voce” perpetua dei docenti del gruppo ‘GM 2012 in rispetto del Testo Unico’.
Dottoressa Pepe, dica la verità: alla fine di questo lungo percorso legislativo, voi idonei del concorso 2012 potete ritenervi più che soddisfatti di quanto stabilito dalla riforma?
Sappiamo che i giornali usano volentieri il termine “idonei” con riferimento alla nostra situazione, ma non ci ritroviamo in questo lemma, tra l’altro causa di innumerevoli equivoci per il nostro intermittente comparire e scomparire dal radar delle assunzioni, usando una metafora del premier Matteo Renzi. Ci autoqualifichiamo come docenti appartenenti alla graduatoria di merito del concorso 2012, tra l’altro l’unica dizione presente nella normativa scolastica primaria, specificatamente nel Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) artt. 399 e ss.
Quanto a una valutazione del piano assunzionale presente nel ddl scuola, come docenti del gruppo GM 2012 in rispetto del T.U., siamo soddisfatti del riconoscimento della piena validità della Graduatoria di Merito concorsuale attualmente in vigore, ai sensi del Testo Unico, come incessantemente da noi richiesto, e della presa di coscienza, da parte dei senatori, dei rilievi di incostituzionalità presenti nella nostra precedente esclusione, ai sensi di un ‘Parere pro veritate’ redatto dal costituzionalista Michele Ainis, anche da voi pubblicato, e di altri pareri di giuristi presentati.
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Ma nel DdL si poteva fare di più o va bene così?
In effetti, restano delle criticità sul destino dei docenti in graduatoria di merito per la scuola dell’infanzia, cui il Governo ha promesso l’assunzione. Come sull’incontro tra domanda e offerta di docenti nell’organico potenziato di 55.258 insegnanti (in assenza di una corrispondenza tra domanda e offerta, i numeri del piano potrebbero risolversi in un mero annuncio trionfalistico) e sulla doverosa trasparenza nella scelta che dovrà compiere chi è inserito in più graduatorie (sia come classi di concorso, che come GM più GaE).
Comunque, nel testo finale c’è stato un grande passo avanti: pochi mesi fa, nelle prime versioni della riforma, non eravate nemmeno considerati?
In realtà, il nostro è stato un andirivieni nel piano assunzionale: noi docenti inseriti nelle Graduatorie di merito 2012, eravamo inclusi nel piano nelle Linee governative sulla Buona Scuola (settembre 2014), nelle dichiarazioni del ministro Giannini nell’interrogazione parlamentare del 18 febbraio 2015, e nella bozza del DL che avrebbe dovuto essere emanato il 3 marzo scorso. Poi ne siamo stati completamente estromessi con la bozza governativa del disegno di legge in discussione alla Camera, dove poi è uscito un compromesso al ribasso che ci recuperava in coda alle GaE. Infine, il ripristino del Testo Unico al Senato, fatta salva la mobilità nazionale, che per noi va vista come un’opportunità.
In noi resta l’amaro in bocca per il fatto che il pieno riconoscimento dei nostri diritti sia stato oggetto di una battaglia assolutamente non dovuta. Abbiamo vissuto in questi mesi sull’ottovolante dell’idoneo assunto sì/idoneo assunto no, con dichiarazioni, da parte dei vertici governativi, di dubbio gusto: dal paragone al radar già citato a quello ai guidatori privi di patente (il riferimento è al ministro Giannini, quando appena tre mesi fa disse degli idonei: “Non hanno vinto un concorso: una cosa è avere la patente, una cosa è acquistare la macchina”).
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In 90 giorni, la realtà si ribaltata. Tanto che il piano straordinario di oltre 100mila immissioni in ruolo dovrebbe prevedere anche l’assorbimento degli idonei dei vecchi concorsi, quelli del 1990 e del 1999: è una decisione corretta?
Non intendiamo discutere le altrui inclusioni o esclusioni nel piano assunzionale. Per noi si è sempre e solo trattato di salvaguardare il principio legale e paritetico (50% e 50%) di accesso alla professione docente da GM e da GaE. Condividiamo l’idea che l’accesso ai ruoli futuri avvenga, dopo lo svuotamento delle graduatorie residue, per il 100% mediante concorsi a cattedra.
Quanto ai vecchi “idonei”, ricordiamo che la loro “idoneità” è stata titolo di accesso alle GaE (a differenza nostra), e che per almeno 14 anni hanno avuto una porta tutta loro che portava al ruolo, sia mediante il 50% del canale concorsuale, che mediante il 50% del canale delle GaE. Dal 2013 o dal 2014, proseguono ad accedere al ruolo per il 50% di pertinenza delle GaE fino allo svuotamento. Un trattamento che non mi pare neppure lontanamente paragonabile con chi ha avuto solo tre annualità scolastiche per accedere al ruolo (e nel mio caso solo due, per il ritardo nel Lazio nell’iter concorsuale) mediante l’unico canale concorsuale (50%).
È possibile fare una stima realistica di quanti docenti rientrano nella vostra situazione?
Sono 5.000 circa che, con i nostri stessi requisiti, sono entrati in ruolo nel settembre 2014. Come docenti in GM 2012 e non in GaE, a settembre 2014 eravamo circa 6.300. Di questi, al termine delle assunzioni su organico di diritto, dovremmo restare in circa 2.600 (per tenerci larghi abbiamo ipotizzato 3.000, dato che le scelte dei singoli docenti su più graduatorie sono di difficile ponderazione). Di questi 3.000, circa 2.000 sono in cdc infanzia (tutti nelle regioni a sud del Lazio, con una particolare presenza della Sicilia) e circa 1.000 sulle restanti cdc (prevalentemente di diritto, economia, educazione artistica, educazione tecnica, filosofia e storia, e lingue straniere), da ricondurre nell’organico potenziato.
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