Spettabile redazione, sono un giovane neolaureato e desidererei che questa lettera arrivasse al Ministero dell’Istruzione e venga letta da chi di dovere.
Sono da un anno in attesa del concorso ordinario e voglio esprimere il mio sconcerto e sgomento dinnanzi a quanto si legge, ovverosia che ci sia la possibilità che il concorso per cui 500.000 persone (neolaureati e docenti fino a 2 anni di servizio) stanno studiando da quasi un anno venga annullato per darne i posti ad una squallida “sanatoria” per “titoli e servizi”.
Scrivo, rappresentando idealmente tutti i 500.000 iscritti, con un sentimento misto di rabbia ed amarezza.I precari con più di 36 mesi, infatti, hanno già avuto una procedura semplificata (una singola prova rispetto alle 4 dell’ordinario) in cui dimostrare le competenze e conoscenze figlie della decantata “esperienza” (mai oggetto di alcuna valutazione, sia ben chiaro) di cui si riempiono sovente la bocca; ora è il turno dei più giovani che da anni attendono la loro occasione.
Se qualcuno al Ministero pensa che noi ce ne staremo zitti ed in silenzio di fronte alla prospettiva di un tale scempio, si sbaglia di grosso.Sarebbe assurdo ed ingiusto dare i posti del concorso ordinario a signori che, in anni di servizio (ben retribuito), non sono mai stati in grado di superare uno straccio di selezione.Premesso che annullare un concorso già bandito (cui possono partecipare anche i colleghi più anziani) è incostituzionale, al fine di tutelare il nostro DIRITTO alla partecipazione della procedura io ed altri coetanei abbiamo già dato mandato ad uno studio legale di intervenire presso le sedi opportune qualora la procedura ordinaria fosse oggetto di modifiche od annullamento.
Cordiali saluti
Giovanni Martinelli
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