La soluzione per obbligare le famiglie nomadi a mandare i figli a scuola c’è: togliere la patria potestà ai genitori che sottraggono i figli dall’istruzione pubblica.
A sostenerlo è Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia e candidato sindaco di Roma: “Roma ha speso 27 milioni di euro per la scolarizzazione dei rom, ma 9 bambini su 10 non hanno frequentato la scuola”, ha ricordato il 4 maggio Meloni su Facebook.
“Io ho una soluzione a costo zero: se non mandi tuo figlio a scuola ti tolgo la patria potestà. Vuoi vedere che funziona?”, ha concluso con fermezza.
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La Meloni non lo ha specificato, ma la proposta riguarda, in particolare, i giovani rom e nomadi in età di obbligo formativo, quindi almeno sino ai 16 anni di età.
Ricordiamo che le ultime statistiche nazionali ministeriali sulla frequenza dei bambini appartenenti alle varie etnie di nomadi, variano a seconda del ciclo scolastico: alla scuola dell’infanzia e alla primaria, la maggior parte frequentano; alle medie, già la metà cominciano ad abbandonare gli studi; alle superiori, la disaffezione per la scuola diventa comune e progressiva, tanto che arriva al diploma appena il 3 per cento dei bimbi nomadi.
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