Home Attualità Nomina nuovi Ministri: Iv, ora cambiare metodo, ministri non si palesano solo...

Nomina nuovi Ministri: Iv, ora cambiare metodo, ministri non si palesano solo per interviste

CONDIVIDI

Breaking News

April 24, 2025

  • Funerali Papa Francesco, scuole chiuse a Roma. Nel resto d’Italia minuto di silenzio il 26 aprile o al rientro dalle vacanze 
  • Elezioni Rsu scuola 2025, risultati parziali: Flc Cgil si conferma sindacato più votato, le ultime notizie 
  • Maestra su Onlyfans licenziata, boom di followers. L’annuncio: “Farò ricorso. Le mie colleghe? Neanche un messaggio” 
  • Rocco Hunt, la sua ex scuola gli dedica un murale e lui la visita. I suoi docenti: “Vivace ma poco interessato allo studio” 
Sull’annuncio del Premier Giuseppe Conte di nominare Ministro per la scuola l’On. Lucia Azzolina, attualmente sottosegretario al Miur, e il prof. Gaetano Manfredi ( Presidente della CRUI) Ministro dell’università e ricerca, interviene il capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera di Italia Viva Gabriele Toccafondi.

Dichiarazione di Toccafondi (Italia Viva)

“Il problema non è solo cambiare ministro, anzi ministri, ma cambiare metodo. Fioramonti non c’era mai e non ha mai coinvolto la maggioranza”. Lo dichiara Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, a proposito dell’annuncio del presidente del Consiglio Conte sulla nomina dei ministri Azzolina e Manfredi.
“Chi aveva scelto, difeso e messo la faccia su Fioramonti ministro – continua – adesso ha deciso i suoi successori. Facciamo loro i nostri auguri e speriamo che almeno capiscano gli errori fatti – e sono tanti. Chi farà il ministro dell’Istruzione e dell’Università abbia chiaro da subito che c’è una maggioranza che non è disposta a stare a guardare mentre viene demolita la scuola dell’autonomia, della valutazione, del merito, della qualità.
Altrimenti durerà meno del precedente.
Siamo in maggioranza, abbiamo collaborato per migliorare il decreto Scuola e per trovare risorse nella legge di Bilancio. Abbiamo la coscienza a posto sul lavoro svolto in questi quattro mesi in favore della scuola, fatta per i ragazzi. Ma non siamo disponibili a vedere un altro ministro assente, che si palesa solo nelle interviste, che non ha mai riunito ne’ ascoltato la maggioranza, mai presente in commissione o in aula”.
“Se il nuovo ministro all’Istruzione avrà i voti per decidere in autonomia faccia pure, altrimenti sarà bene che sia chiaro da subito che ha bisogno di tutta la maggioranza. Tutta”, conclude.