Precari

Nomine supplenze, incontro Ministero-sindacati per il miglioramento delle procedure. Flc Cgil e Uil Scuola: ecco dove intervenire

Ieri, 19 ottobre, si è svolto un incontro tra ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali per approfondire il tema di nuovi interventi necessari a migliorare la procedura informatizzata di attribuzione dei contratti a tempo determinato. Ecco la posizione della Flc Cgil:

“Ovviamente il numero di posti da assegnare, che anche quest’anno eccede le 200 mila unità, rende estremamente complessa la gestione della procedura, per questo è indispensabile che accanto a interventi tecnici si vada nella direzione di ridurre l’impatto del lavoro precario con le assunzioni a tempo indeterminato.

Il primo punto trattato è stato l’inserimento errato o incompleto dei posti da assegnare a supplenza, un fenomeno che nelle grandi aree metropolitane ha assunto dimensioni molto rilevanti. Abbiamo quindi tutti convenuto sulla necessità di semplificare gli strumenti informatici che scuole e Uffici territoriali usano per la gestione dei posti e promuovere interventi di formazione del personale che opera sul sistema.

Un ulteriore elemento di criticità emerso è stato l’alto numero di cattedre attribuite al personale che nel frattempo era già entrato in ruolo, con la conseguenza che molti supplenti sono stati saltati, oppure hanno avuto sedi più sfavorevoli di quelle a cui avrebbero avuto diritto. Su questo punto abbiamo chiesto di semplificare la procedura per comunicare la rinuncia alla supplenza in maniera tempestiva.

Dal punto di vista della compilazione delle domande per la scelta delle 150 sedi è stato chiesto di rendere visualizzabile nell’istanza il nome delle scuole inserite, in maniera da aiutare il docente a riconoscere e mettere in ordine le scuole che ha selezionato mediante il nome dell’istituto, oltre che il codice meccanografico.

Abbiamo poi ribadito la nostra richiesta di consentire il ripescaggio degli aspiranti non soddisfatti, anche nei turni successivi.

Sulle recenti indicazioni del Garante, particolarmente restrittive in materia di privacy, abbiamo sottolineato che la mancanza di trasparenza sta appesantendo il lavoro dell’amministrazione con decine di richieste di accesso agli atti, che nella gran parte dei casi ratificano solo che eventuali scavalchi da parte di docenti con punteggi più bassi sono dovuti a applicazione di riserve di legge o priorità connesse alla L. 104/92.

Sono stati poi analizzati casi di problematiche tecniche connesse ai completamenti e alla gestione delle precedenze. Tra di essi vale la pena menzionare due interventi che abbiamo chiesto: uno teso a rendere più efficiente l’applicazione della priorità della L.104/92 in relazione a chi possiede anche la riserva e l’altro teso a far cercare il completamento richiesto su un codice sintetico (come comune o distretto) sempre partendo dalla scuola in cui il docente ha avuto il primo spezzone”.

Miglioramenti già rilevati

“Tra i miglioramenti effettuati quest’anno che sono il frutto del lavoro svolto congiuntamente da Ministero e sindacati – spiega sempre la Flc Cgil – abbiamo rilevato:

  • una significativa semplificazione nella compilazione dell’istanza di scelta delle 150 sedi
  • una più corretta applicazione di riserve e precedenze in rapporto alle fasce di appartenenza degli aspiranti
  • un sistema di assegnazione degli spezzoni meno farraginoso (per cui l’indicazione delle ore minime e massime non è stato più obbligatorio) e, conseguentemente, un sistema più efficace anche nella gestione dei completamenti”.

Uil Scuola: gli errori dell’algoritmo

“Non si possono ignorare i casi di coloro che si sono visti non assegnare un incarico nel 1° o nei successivi bollettini in quanto l’algoritmo non ha trovato in “prima battuta” una delle disponibilità espresse che, poi, sono state inserite nei turni successivi di nomina. Un algoritmo creato per semplificare la macchina amministrativa che evidentemente non è ancora perfetto tanto da non rispettare i diritti di graduatoria – spiega la Uil Scuola Rua.

Su quest’ultimo punto abbiamo ribadito come il sistema, per il terzo anno consecutivo, nei turni di nomina successivi, è ripartito con l’assegnazione delle supplenze dall’ultima posizione in graduatoria rispetto al primo turno considerando rinunciatari coloro che potevano ottenere la nomina sulla base delle nuove disponibilità. Una palese violazione dei diritti di coloro i quali sono utilmente collocati in graduatoria con un punteggio superiore.

Un mal funzionamento del sistema che si ripercuote sul personale docente, non garantisce agli alunni continuità didattica e che ha generato inutili contenziosi – patrocinati anche dalla nostra organizzazione sindacale – che inevitabilmente stanno vedendo l’amministrazione soccombente.
L’amministrazione, ammettendo di fatto le proprie responsabilità, ha quindi replicato che, fino alla prossima procedura, lavorerà per migliorare questi aspetti, formando il personale degli uffici periferici in modo adeguato”.

Redazione

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