Io prevedo che il lavoro degli insegnanti in Italia e non solo sarà sempre più precario e sarà svolto non per l’intera vita lavorativa.
E’ tra quei tipi di lavoro che subirà molti cambiamenti nel corso del prossimo decennio e perderà molte delle tutele contrattuali che oggi lo caratterizzano.
I lavoratori che faranno i docenti per 30/40 anni saranno solo ricordo del passato. Anche perché il mercato richiederà lavoratori flessibili e il lavoro fisso dalla Laurea alla pensione non esisterà più.
Ecco perché non mi spiego perché non si assuma nei prossimi anni e ci sia presi il lusso quest’anno di aver assunto non su tutti i posti vacanti ma solo sul turn over, aspettando un futuro concorso ordinario.
Ma lo sa il governo quanti insegnanti nei prossimi anni andranno in pensione?
Dove si troveranno giovani laureati disposti a svolgere una procedura di reclutamento ad ostacoli?
Una scelta miope. Bisogna al più presto fidelizzare gli insegnanti oggi già presenti nelle graduatorie che potranno almeno tamponare per 20/30 anni il fenomeno sopra descritto che comunque sarà inevitabile e già si comincia a intravedere in alcuni paesi che offrono agli insegnanti stipendi molto più elevati di quelli italiani.
Si domandi a un liceale se sarà disposto a svolgere il lavoro del suo insegnante di Matematica e Fisica.
Il lavoro di insegnante è visto come alienante, pericoloso, svolto sotto l’autoritarismo dei DS, sottopagato, insomma un lavoro da sfigati che non hanno trovato di meglio da fare.
Libero Tassella, Scuola Bene Comune
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