Da nessuna parte è scritto ne in una legge, ne in una ordinanza. Mai è stato fatto un invito o una circolare alle famiglie ed agli studenti affinché frequentassero le lezioni a distanza. Si potrà dire che è una ovvietà, forse, ma ritengo di No. Non è una dimenticanza casuale, una svista, ma volutamente chi in alto non ha voluto ribadire il concetto di Obbligo da parte degli studenti ed alle famiglie affinché si accertassero e prodigassero affinché i figli partecipassero alle lezioni, ripeto “una ovvietà”? Perché questo punto non è stato chiaramente ribadito nelle leggi o circolari in riferimento alle famiglie ed agli alunni visto che erano i fruitori del tanto ribadito art 34 del diritto allo studio?
Se in una legge o in una circolare fosse stato chiarito e ribadito l’obbligo, lo Stato avrebbe avuto l’onere di accertare la fattibilità per tutti controllando se avessero ognuno la tecnologia e non “a richiesta” delle famiglie, a limite una dichiarazione di atto notorio dove la famiglia si sarebbe accollata l’onere, avrebbero dovuto garantire che dietro ogni minorenne primarie e superiori 1° grado ci fosse costante la presenza di un adulto ed anche per il 2° grado se pur in misura minore.
E se non frequentanti gli alunni le scuole avrebbero avuto l’obbligo di comunicare tempestivamente le assenze agli organi competenti ed attivare i servizi di controllo e sociali. Perché porre il problema?
1° Per correttezza e trasparenza innanzitutto e normare il tema, se la DAD è, era o fosse obbligatoria per gli alunni, se l’abitazione in DAD è da ritenersi “Scuola” aspetto ancora sconosciuto e che neanche Bruschi nelle sue interpretazioni molto discutibili non ha affrontato, anzi tenendosi ben lontano dall’affrontarlo sapendo che la “Scuola” e dune i Dirigenti già in fermento avrebbero dovuto avere obblighi ancora irrisolti riguardo l’assicurazione e la copertura INAIL di cui si fa finta di non sapere ed anche i Sindacati che certo non tutelano gli alunni non si sono accorti tanto impegnati al rinnovo del nostro contratto
2° Per evitare quanto sono venuto a sapere che in alcuni scrutini e consigli di classe si vogliano penalizzare gli alunni che non hanno partecipato alla DAD o DDI rilevando le assenze e punirli per questo o punirne alcuni che non si siano mostrati in video. Ricordo che al momento l’uso del registro elettronico non certifica legalmente nulla sulla presenza dell’alunno e nessuna modalità è stata descritta e solo una interpretazione giuridica molto personale di Bruschi nelle linee guida DDI e nell’articolo 5 dell’ipotesi di contratto integrativo. Sarebbe bene per evitare ricorsi le interpretazioni personali e fantasiose che il Ministero si esprima sul punto in quanto continua a passare il tempo e ci troveremo come e peggio dell’anno scolastico scorso a decidere senza nessuna indicazione se e come gestire L’obbligo scolastico e le presenze.
Massimo Locci
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