È quanto è stato pubblicato dal sistema informativo SIDI del Ministero dell’Istruzione tramite un avviso con cui si rende noto che, su richiesta della Direzione generale per il personale scolastico, la clausola risolutiva è stata eleminata dai testi dei contratti di supplenza di organico aggiuntivo (COVID) solo per il personale docente ed educativo ma non anche per il personale ATA.
Si esclude il personale ATA, nonostante la legge di conversione n. 126 del DL 104 di agosto 2020 (all’articolo 32 comma 6-quater, richiamato anche dalla nota ministeriale 1870 del 14 ottobre 2020) abbia stabilito che tutto il personale scolastico, ATA incluso, assunto con contratti a tempo determinato nell’anno scolastico 2020/2021 quale “organico COVID”, in caso di sospensione delle attività didattiche, potrà assicurare le relative prestazioni con le modalità di lavoro agile, senza vedere risolto il proprio rapporto di lavoro.
Critici i sindacati della scuola, in particolare la Flc CGIL ha chiesto di sollecitare l’integrazione urgente dei fondi, in legge di bilancio, “ai fini della copertura completa dei contratti Covid e far eliminare la clausola risolutiva sul testo dei contratti del personale ATA” , considerata una vera e propria disparità di trattamento.
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