Nessun tentativo di rapimento o di chissà quale altro reato ai danni di un alunno dell’istituto comprensivo statale della provincia di Belluno, Borgo Valbelluna: lo sconosciuto che il 9 gennaio aveva chiesto al personale scolastico di fare uscire il figlio da scuola prima del termine delle lezioni, in realtà era il papà di un altro bimbo iscritto allo stesso istituto scolastico. A generare l’incredibile equivoco sarebbe stata una quasi perfetta omonimia tra due alunni, e la loro appartenenza alla stessa classe e sezione: solo che uno è iscritto alla primaria e l’altro alle medie.
A cadere nell’equivoco sarebbe stato anche il dirigente scolastico, che ha con prontezza inviato una comunicazione urgente per dire loro che era “stata data comunicazione ai plessi di mantenere la massima attenzione”.
Gli insegnanti della classe, non riconoscendo il signore, avevano allertato i vertici dell’istituto, e l’uomo si era allontanato.
L’agenzia Ansa spiega che in realtà il genitore era davvero il padre, “ma di un altro ragazzino, suo omonimo. Una verifica dei carabinieri, ai quali l’episodio era stato denunciato, ha permesso di chiarire l’accaduto facendo così rientrare l’emergenza sociale che si era generata”.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…