C’è una scuola in provincia di Treviso, Titù, dove la legge sull’obbligo vaccinale non vale e non si potrebbe nemmeno applicare. Il motivo lo spiega ilgazzettino.it: i referenti non hanno titolo giuridico per richiedere la documentazione.
Eppure la scuola c’è, ma ha uno statuto particolare che, pur prevedendo una sede in un istituto comunale, appartiene al segmento dell’homeschooling.
«Per il Miur noi non esistiamo. I nostri figli sostengono gli esami a fine anno come privatisti». Semplificando, spiega ilgazzettino.it, una cooperativa Onlus di genitori gestisce l’edificio in regime di istruzione parentale, ma accoglie circa un centinaio di bambini e si struttura con cicli didattici dalla scuola d’infanzia alla scuola media. Per questo da maggio è stata bersagliata di richieste di iscrizione. Ma i referenti chiariscono come Titù non ambisca a diventare una roccaforte per i free-vax.
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«Sul tema vaccini non ci si era ancora confrontati, anche perché la scuola proprio in questi giorni sta prendendo contatti anche con altre realtà simili – spiega Silvia Locatelli, responsabile della comunicazione – Ad oggi la Scuola di Titù è in regime di istruzione parentale, per cui da noi l’obbligo vaccinale non vale».
«Sappiamo che ci sono pensieri diversi tra le nostre famiglie come è normale che sia, quello che ci unisce è una pedagogia a misura di bambino».
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