La forma di protesta contro le prove di valutazione Invalsi (che il prossimo mese, in date diverse, riguarderanno svariate classi nelle scuole di ogni ordine e grado) incomincia a prendere forma e vari interventi per boicottarle vengono suggerite alle famiglie, come quella espressa oggi nel corso di una conferenza stampa al liceo classico Michelangiolo di Firenze, dalla Rete delle scuole fiorentine.
“Questi quiz, già dai prossimi anni, potrebbero sostituire la terza prova della maturità”, ha spiegato Nino Moscato, docente di storia e filosofia del liceo e componente della Rsu. “C’è una strategia per cui questo metodo di valutazione dovrebbe diventare perno di tutto il sistema; ciò porterebbe ad monitoraggio sulle scuole di tipo invasivo. Per queste ragioni quest’anno bloccare i test Invalsi è particolarmente importante. Serve un’iniziativa per fermare la strategia che mira a far diventare la scuola un addestramento sulla base di un indicatore e i docenti degli impiegati”.
Lunedì prossimo alle 16, è stato annunciato, ci sarà un’assemblea sul tema all’istituto tecnico Da Vinci con genitori e studenti per organizzare una mobilitazione anti Invalsi.
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…
Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…
Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…