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Non più necessario il certificato medico per lo sport non agonistico

Ma vale pure per coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni (ma che non siano considerati atleti agonisti) e per chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale. Rimane non obbligatorio ma ‘facoltativo’, dato che molte palestre ancora lo richiedono, il certificato per chi fa attività ludico-motoria.

Secondo le linee guida, consultate dall’Adnkronos Salute, coloro che praticano attività sportive non agonistiche si devono sottoporre a controllo medico annuale. Per ottenere il rilascio del certificato è necessaria l’anamnesi e l’esame obiettivo con misurazione della pressione e di un Ecg a riposo effettuato almeno una volta nella vita. Per coloro che hanno superato i 60 anni di età e che associano alti fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente, come anche per coloro che, a prescindere dall’età, hanno patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare. Il ministero afferma anche che il medico certificatore dovrà conservare copia dei referti di tutte le indagini diagnostiche eseguite.

“E’ possibile – spiega Guido Marinoni, medico di famiglia, su ‘Fimmg Notizie’ – che le società sportive organizzino attività all’interno di palestre e, in questo caso, il certificato per l’attività sportiva non agonistica (non ludico motoria) diventa obbligatorio. Circa gli accertamenti necessari per il rilascio del certificato per l’attività sportiva non agonistica, si è a suo tempo espresso il comitato di esperti nominato dalla Fnomceo prevedendo, oltre a tutte le indagini ritenute necessarie dal medico, la disponibilità almeno di un elettrocardiogramma nella documentazione clinica”.

“I certificati per l’attività sportiva non agonistica – conclude – possono essere rilasciati solo dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport ovvero dai medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano. Il costo degli accertamenti, ovviamente, qualora non motivati da precise indicazioni cliniche indipendenti dalla certificazione, è sempre a carico del cittadino”.

Pasquale Almirante

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