Una storia triste, di povertà e intolleranza, emerge dalle colonne della Gazzetta del Sud. Protagoniste una mamma e la sua figlioletta.
La mamma vive ormai da 15 anni in Italia e lavora onestamente seppur da precaria. La donna – riporta il quotidiano – svela di essere stata “spintonata e schiaffeggiata dalle mamme delle compagne di classe della piccola perché non avevo i soldi per fare il regalo alla maestra. Ho spiegato di avere difficoltà economiche, problemi di salute. Loro mi hanno risposto che neanche loro avevano i soldi e che facevano i salti mortali. Poi hanno cominciato a spingermi e a pizzicarmi le braccia. Cose spaventose. Mi hanno chiamato: brutta straniera, morta di fame, mi hanno detto di non dimenticare dove mi trovo e di tornare da dove sono venuta. Chiedo aiuto. Il mio grido, il grido del mio cuore è l’invito a non essere indifferenti. L’indifferenza uccide le persone. Quello che è accaduto a me può succedere ad altri”.
La mamma ha sporto denuncia alla polizia che ha avviato un iter investigativo sul delicato caso.
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