Se è vero che sarà il Ds a proporre il contratto triennale ai docenti che dovranno occupare i posti disponibili e vacanti nell’organico della scuola che dirigono, non è assolutamente vero che saranno i dirigenti scolastici a stabilire, nel caso di una contrazione degli organici, chi sarà individuato come soprannumerario.
Bisogna dire che la legge 107/2015 non elimina l’esistenza delle graduatorie interne d’Istituto per l’individuazione dei docenti perdenti posto, come d’altronde non dice assolutamente che è il DS a stabilire quali docenti saranno i perdenti posto. Inoltre negli ambiti territoriali ci si approda attraverso un punteggio calcolato o per domanda volontaria o per domanda d’ufficio, quindi i soprannumerari che si muoveranno a domanda condizionata o d’ufficio dovranno avere necessariamente un punteggio maturato all’interno del loro Istituto.
Quindi resteranno le graduatorie interne d’Istituto e a perdere il posto sarà l’ultimo in graduatoria come è sempre stato. Quando detto sarà ben presto regolamentato dalla prossimo contratto di mobilità, la cui elaborazione è prevista per il prossimo dicembre.
Come previsto dal comma 79 dell’art.1 della legge 107/2015, a decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, per la copertura dei posti dell’istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni.
Non è previsto invece dalla legge 107/2015 che il dirigente scolastico possa decidere arbitrariamente e senza seguire norme contrattuali, di scegliere i docenti da assegnare agli ambiti territoriali.
È molto probabile che cambieranno le tabelle della valutazione dei punteggi per la compilazione delle graduatorie interne d’Istituto per l’individuazione dei docenti soprannumerari, forse ci saranno anche delle modifiche sul capitolo che riguarda le precedenze e l’esclusione dei docenti da tali graduatorie. Una cosa è assolutamente certa: “ non sarà il dirigente scolastico a stabilire quale dei docenti titolari dovrà finire, a causa della mancanza di posti rispetto i docenti in organico, nell’ambito territoriale”.
Cosa differente invece sarà per i docenti chiamati dall’ambito territoriale direttamente dal Ds, questi per un triennio faranno parte della scuola, ma poi potrebbero non essere riconfermati dal dirigente scolastico e rispediti nell’ambito territoriale.