Cari e simpatici alunni ed alunne,
vi sto scrivendo per comunicarvi che da quest’anno scolastico non sarò più il vostro prof. di Religione. Sì, sono in pensione. Purtroppo non ho potuto dirvelo a giugno; ho avuto la notizia ufficiale ad agosto. Vi chiedo gentilmente di informare i vostri compagni poiché alcuni non leggeranno il mio post.
In genere, quando si invia un messaggio di saluto alle proprie classi, si racconta di tutto: da ciò che hanno appreso gli studenti, a ciò che invece ha imparato l’insegnante da loro; dai bei ricordi vissuti sorridendo, alle difficoltà superate insieme; dalle attività extra, alle condivisioni di scelte e gusti, apparentemente distanti. Io non richiamerò niente di simile, anche perché conoscete già quelle situazioni.
Mi limito a darvi tre consigli:
1) Quando avete davanti un professore, pensate che non rappresenta il passato, ma il futuro, il vostro futuro.
2) Se vi viene l’ansia per una verifica o qualsiasi altra cosa, ascoltate un brano musicale che vi va e… ballate! L’ansia andrà via.
3) La vita è fatta di eventi positivi e negativi, uno dei più difficili da superare è il distacco, l’addio a un amore, a un affetto. In un romanzo ho letto: “Non so dove vanno le persone quando scompaiono, ma so dove restano”. Vale pure quando c’è la possibilità che non ci si riveda in giro. Potrebbe accadere a noi, per esempio.
Ecco, spero di rimanere nel vostro cuore e nella vostra mente, come voi e le vostre famiglie siete rimasti e rimarrete nei miei.
Infine scusatemi per la brevità del messaggio, ma so che le lungaggini e le prediche non vi sono mai piaciute.
Un grazie sentito
Giovanni Panunzio